estetica all’università di Salerno: “Il sublime tecnologico” 1998 e “l’Estetica dei media” 1999, che si pone come punto di riferimento e indagatore delle nuove estetiche che scaturiscono dai media e dalla tecnologia moderna. In particolare è molto interessante la tesi di Costa secondo la quale l’uomo contemporaneo ha una sorta di estasi e di attrazione sgomenta per tutto ciò che i nuovi media esprimono, il sublime tecnologico, paragonabile al sublime naturale che l’uomo romantico di inizio Ottocento aveva per la maestosità e l’incontrollabilità degli eventi naturali. Questo atteggiamento di attrazione - paura - estasi per la tecnologia ha attraversato tutto il Novecento, segnato da cambiamenti che


 

Gian Paolo Tomasi
Nuovo immaginario, 2007
Stampa a pigmenti puri su tela

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hanno reso l’uomo comune più libero individualmente ma anche dipendente da essi stessi. Chi non ricorda il black out di qualche hanno fa che, una domenica mattina, ha paralizzato l’Italia intera per alcune ore? Questo è un banale esempio di come la tecnologia sia un’entità autonoma nella società contemporanea su cui l’uomo può perdere il controllo. Questo enorme potenziale scientifico in sé non è né buono né cattivo per l’uomo: infatti le enormi potenzialità della moderna tecnologia permettono a Massimiliano Fuksas e Renzo Piano di progettare meravigliose architetture di straordinaria bellezza, distanti dal bello naturale eppure impossibili e irrealizzabili per la mente umana.
     Dunque, volenti o nolenti, la presenza della tecnologia nella società è un fatto, nel bene e nel male, che permette a creativi ed artisti di inventare e sviluppare immagini sublimi e fantastiche. È chiaro che quest’enorme potenziale andrà controllato e sviluppato con intelligenza, preparando le future generazioni a gestirlo sempre che, come nella migliore tradizione della letteratura fantascientifica, non accada che l’intelligenza artificiale sviluppi una coscienza propria e sottometta l’uomo.
     “2001 Odissea nello spazio”, “Kyashan”, “Terminator” e “Blade Runner” sono forse troppo apocalittici?
                                                                 cristiano.calori@fastwebnet.it
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Massimiliano, Fuksas, Renzo Piano, Il sublime tecnologico, 2001 Odissea nello spazio, Kyashan, Terminator, Blade Runner, Sin City, 300