DALLA FABBRICA ALLE MOSTRE: “il suo microcosmo diventa il mondo”
di Cristiano Calori
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Francesco Lussana è nato a Bergamo nel 1958 e si è formato artisticamente in fabbrica, alla Minifaber, azienda specializzata nella trasformazione della lamiera mediante tranciatura ed imbutitura. Dal 1994, alla quotidianità tecnica del suo lavoro si aggiunge, parallelamente, una visione artistica che si concretizza con la realizzazione della sua prima opera, uno stampo per la tranciatura di una freccia (vettore) dal titolo "Comunicazione". Nel 1995 presenta i suoi primi lavori in una mostra personale.
L’attività creativa di Lussana suscita interesse sia nel mondo artistico sia in quello industriale, concretizzatosi con l’invito per una esposizione personale durante il convegno UCISAP (Unione Costruttori Italiani Stampi e Attrezzature di Precisione) al Forum di Assago, nel Maggio 1996. Il processo industriale nelle varie fasi di lavorazione, il rumore delle macchine utensili nella lavorazione dei
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metalli, il ritmo seriale delle presse durante la produzione dei vari componenti metallici divengono le basi per una costante ricerca che si concretizza in numerose mostre negli anni a seguire, in spazi pubblici e privati. Recentemente ha affiancato all’attività di artista quella di curatore e organizzatore di mostre.
Cosa significa la parola Arte per te?
“Arte è processo di memoria, la visione di una scala di valori, rumori, tra ciò che vede l’occhio e recepisce il cuore. Un filtro di lettura del mondo, impalpabile ma insostituibile.”
Da autodidatta cosa ne pensi delle Accademie di Belle Arti, hanno un senso oggi?
“Artisti si nasce, quindi potrei dire di |
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no! Invece, al contrario, io ritengo le Accademie un’officina di crescita culturale. Inoltre il contatto diretto con altri artisti stimola il confronto senza dimenticare che la lezione tecnica da parte dei docenti, artisti pure loro, aiuta la crescita. Nel mio caso la scuola è stata la fabbrica, vivendola giorno dopo giorno lentamente ho |
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