dovrebbe esserci la presentazione del progetto definitivo. “Sì,” conferma l’Assessore Falchetti. “Per quanto riguarda il discorso economico, una parte del finanziamento necessario è stata versata dallo Stato, una parte dalla Provincia di Milano ed una parte, nell’area bergamasca, arriverà da risorse private. Quindi i soldi sono già stati trovati. Il percorso invece è già stato definito, nei suoi ambiti generali, nei progetti preliminari, approvati dalla Regione Lombardia e dalla maggior parte dei comuni interessati dall’attraversamento dell’infrastruttura; adesso stiamo attendendo tuttavia i progetti definitivi per vedere quali saranno gli impatti sull’ambiente. Gli organismi dirigenti  tengono molto al coinvolgimento dei comuni nella realizzazione della Pedemontana, in quanto, se non ricordo male, la stessa attraversa ben sette parchi naturali, fra i quali uno molto importante come quello dell’Adda! Personalmente, non sono contrario alla realizzazione di una struttura che può essere utile al decongestionamento delle aree intorno alle città, vista la mole di traffico che vi transita intorno (la Pedemontana è stata pensata per agevolare il traffico in uscita da Milano verso la Brianza, con arrivo finale all’Aeroporto di Malpensa n.d.r.), ma bisogna comunque ricordare che attraversa un Parco ufficialmente riconosciuto dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Bergamo, nel 2002, un’area nella quale i comuni interessati stanno effettuando degli investimenti per la sua conservazione, la realizzazione delle aree ambientali ‘a cielo aperto’, la coltivazione della sua diversità in campo ambientale, come la ripresa della coltivazione del gelso, pianta ormai in disuso da parecchio tempo.” È per questo che, secondo Falchetti, è importante che il Parco diventi un soggetto di confronto in fase di realizzazione dell’opera, nel senso che: “non possiamo opporci alla realizzazione dell’opera, voi cosa ci date in cambio per poter mitigare e rendere meno impattante l’infrastruttura?” Ad esempio, ci racconta che sono in corso di realizzazione, alcuni li hanno già completati, dei percorsi pedonali all’interno del Parco: come si intersecheranno gli stessi con l’arteria viabilistica? “È un dibattito aperto,” corruccia la fronte, “noi abbiamo chiesto alla Regione di poter avere voce in capitolo e ci siamo riusciti, chiaramente non da soli, ma insieme al Parco Adda Nord e ad altri sei Plis della Brianza. Adesso attendiamo l’evolversi della situazione.”
     Per sgranchirci un po’ le gambe, Falchetti ci conduce nell’atrio della sede del Plis, dove è possibile vedere diversi pannelli del consorzio che semplificano graficamente la morfologia del parco e ci sovviene una curiosità: com’è nato il logo del Plis? “Abbiamo pensato di indire un concorso di disegno fra le scuole

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Intervista, Marino, Falchetti, PLIS, Parco Locale di Interesse Sovracomunale, Parco Basso Brembo, Fiume, Brembo, GEV, Vigilanza, Controllo