STRASCICHI DEL 2008
                                  di Graziano Paolo Vavassori

     Ce li porteremo appresso per tutto il 2009. Gli strascichi della crisi economica di quest’anno ci seguiranno per tutto l’anno prossimo. Il motto deve essere “si salvi chi può”, non c’è alternativa, fondamentalmente, quando un essere umano si trova nella condizione di dover dire “o crepi tu o crepo io”, beh, tendenzialmente si pensa a se stessi. Tuttavia, in questo periodo considerato il più disastroso dalla crisi economica del dopoguerra nel 1945, non c’è molto da fare nemmeno ognuno per sé. Si prega di non perdere il lavoro. La cassa integrazione che ha già colpito pesantemente la Val Seriana, nel cuore del tessile, già in crisi da tempo, potrebbe essere “la manna dal cielo” se si prende in esame la seconda ipotesi: il licenziamento.
     Persino la Fassi Group. Io non mi intendo di queste macchine, ma gli esperti del settore considerano le gru Omefa (Officine Meccaniche Fassi) come la Ferrari nelle automobili. Persino loro stanno usufruendo della cassa integrazione per gli oltre 150 dipendenti, tutti. A ruota c’è anche l’Honegger, lo storico cotonificio orobico, il quale, nel momento in cui scriviamo, sembra stia ipotizzando un dimezzamento del personale, ovvero: licenziamento.
     Alziamoci da terra e voliamo con la mente a chilometri dal suolo al solo scopo di osservare l’Italia, l’Europa dall’alto: fino adesso i prezzi hanno continuato ad aumentare, incuranti delle conseguenze, tanto continuavamo a comprare perché i nostri piaceri avevano un richiamo maggiore rispetto ai nostri doveri. Poi, qualcosa dall’altra parte del mondo è cambiato (la Lehman Brothers Merchant Banking) e le grandi società hanno “tirato i remi in barca”. Naturalmente, noi avevamo la peggio prima perché pagavamo di più, ora perché, dovendo scegliere tra pagare il mutuo o comprare una televisione al plasma, paghiamo il mutuo. Tuttavia, l’azienda che produce il plasma, dovendo amministrare il proprio bilancio (la beneficenza non è ammessa), con il calo dei consumi diminuisce il proprio personale. Alla fine le grosse aziende cadono sempre in piedi. Noi abbiamo sempre la peggio.
     Appare paradossale ma siamo noi a comandare, come ho sempre scritto dalle pagine digitali di Infobergamo.it e da qualche tempo anche da quelle di carta riciclata del Giornale dell’Isola. Solo che non possiamo essere noi a fare la prima mossa. L’economia può essere risanata se le aziende vengono sostenute. Se le aziende non licenziano, anzi, assumono, noi possiamo spendere non solo in beni di prima necessità, ma anche in quelli algebricamente nell’insieme del

      pagina 01 di 03
 
 
 
 
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Bergamo, Futuro, 2009, Previsioni, Economia, Lavoro, Disoccupazione, Cassaintegrazione, Consigli, Record, Lettori, Infobergamo.it