FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA D'ARTE 2008
                                  di Cristina Mascheroni

     Anche quest’anno, riflettori puntati sulla città orobica per l’evento del Festival del Cinema d’Arte: cambia la location, non cambia la formula ormai collaudata. Nove serate all’insegna del buon cinema, con gli occhi del mondo puntati addosso. Innanzitutto la cornice dell'evento: “la grande dame Bergamo” si veste con un altro luminoso abito per il balletto del cinema, quello di piazza Mascheroni, sempre in Città Alta. Ospiti e partecipanti, tutti frementi per dare il via a quello che è considerato ormai un appuntamento fisso, non solo per gli estimatori del cinema d’arte, anzi, gli ospiti di quest’anno e la formula sempre più frizzante del Festival hanno reso ancora più accattivanti ed interessanti le serate attirando un pubblico sempre più numeroso.
     Giunto ormai alla sua VII edizione, il Festival non ha smesso di stupirci con le continue novità. Venerdì 18 luglio il debutto, che ha visto la partecipazione di due ospiti illustri: Vittorio Sgarbi, presidente di giuria, e il celebre attore Helmut Berger, al quale è stato consegnato l’Award alla Carriera: gli ospiti e il pubblico si sono deliziati con la proiezione del suo film più famoso, “La caduta degli dei” di Luchino Visconti ed hanno ascoltato rapiti l’intervista a questo grande attore che ha parlato del suo profondo legame con l’Italia e la cultura italiana, il suo concetto di bellezza e la profonda amicizia con Romy Schneider, alla quale ha dedicato il premio. Sabato 19 luglio, invece, il Direttore Artistico Marco Locatelli ha introdotto “Visioni di Lombardia”, un evento culturale che ha puntato i riflettori sulla nostra regione, scenario di molti film e patria natia di molti attori e registi famosi. Si è trattato di un evento dalla duplice valenza: da una parte importante conferma che il Festival non guarda solo al panorama internazionale ma è attento anche alle realtà locali, dall’altra una novità che porterà il Festival a valorizzare ogni anno una regione differente. La serata è poi proseguita con un intervista corale ai personaggi intervenuti, il sindaco Roberto Bruni, l’on. Benito Melchionna, procuratore generale aggiunto della Cassazione, il dott.Giuseppe Remuzzi del Dipartimento di Immunologia e Clinica dei Trapianti degli Ospedali Riuniti di Bergamo, e il dott. Massimo Zanello, assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia. Personaggi differenti, ognuno a loro modo legato alla città orobica, ma tutti concordi sulla necessità di apertura di Bergamo per esaltare l’importanza artistica, storica ma anche infrastrutturale che la stessa riveste sul territorio e del quale si fa un gran parlare in questo periodo. A conclusione, è stata proiettata la pellicola “Colpire al cuore” di Gianni Amelio, dove la città è lo sfondo che fa risaltare il difficile rapporto fra un padre brigatista e il proprio figlio.

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