macigno, il primo del suo ritorno come profetessa di sventura. Lo leggemmo in silenzio, anche la professoressa della prima ora si avvicinò per vedere al di sopra della mia spalla. Lo liquidò sostanzialmente come il chiacchiericcio di una guerrafondaia. Non glielo perdonai mai.
     Da quel giorno credo iniziò il processo che fece di Oriana Fallaci la scrittrice “o la ami o la odi” di cui dicevo all'inizio. Tanti non le hanno perdonato la veemenza nelle invettive, tanti probabilmente hanno sputato veleno solo per invidia, tanti ancora sono rimasti infastiditi dal colpo di coda finale di una donna che davano ormai per spacciata, ormai inoffensiva, ormai incapace di scuotere la sua pur amata Italia. Avrebbe potuto godersi la fama, la celebrità, il rispetto che chiunque doveva tributarle di fronte ad un'opera giornalistica e letteraria di tanto spessore. Invece no. Tornò: malata e rimpicciolita dal cancro che l'aveva colpita negli anni '90, ma sempre tonante e senza peli sulla lingua. Pubblicò “La rabbia e l'orgoglio”, ampliamento di quel lungo articolo apparso sul Corriere a fine settembre 2001, “La forza della ragione, Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci”, poi ripubblicato insieme a “L'Apocalisse”. Tutti libri di grande impatto e di denuncia senza sconti, di allerta verso quell’ Islam che ci sta attaccando dall'interno e cerca di conquistarci con la violenza cieca e la subdola pervicacia dei suoi fedeli, appoggiati, a volte inconsapevolmente a volte meno, da tutti coloro che non osano lamentarsi delle donne sottomesse, dell'intolleranza e dell'odio che i musulmani ci sbattono in faccia pur essendo nostri ospiti e tutto per non essere accusati di razzismo.
     Non sempre mi sono trovata d'accordo con tutto quello che Oriana ha scritto in questi ultimi atti d'accusa, ma ho concluso queste letture ammirandola ancora di più, apprezzandone la sincerità brutale, il coraggio di schierarsi e la puntualità delle argomentazioni. Ho di certo perso l'ingenua e totalizzante adorazione che avevo per lei negli anni della mia adolescenza, ma sono orgogliosa di essere compatriota di una grande italiana, di una scrittrice e di una donna che con la forza delle sue parole ha raccontato e, forse, cambiato la Storia di questi decenni.

      pagina 03 di 03
 
 
 
 
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Recensione, Oriana, Fallaci, Lettera a un bambino mai nato, Insciallah, La rabbia e l'orgoglio, La forza della ragione, Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci, L'Apocalisse