verissimo. Perché quando arriva “quel” momento si sta male, molto male, e solo chi ci è già passato può capire quanto, ma non c’è da vergognarsene, perché è un sintomo di sensibilità e capacità di amare: chi se ne importa, poi, se la società ci vuole tutti belli, sorridenti e padroni di sé. Devo dire che anch’io, dopo la prima perdita, ho avuto qualche titubanza nel rimettermi in gioco, ma poi ho pensato due cose banalissime. Primo. Se si vuol rischiare di essere felici per un certo numero di anni bisogna mettere in conto che arriverà il momento del distacco e tutto sommato il dolore finale è un prezzo che non mi spaventa più a fronte di tutta la gioia che gli animali hanno saputo portare nella mia vita. Secondo. Tutti i miei animali arrivavano dall’esperienza dell’abbandono e grazie all’adozione hanno avuto la possibilità di condurre una vita lunga e serena. Bene. Se il mio dolore deve essere il pedaggio perché un nuovo derelitto possa accedere a questa fortuna, sono disposta a pagarlo. Da ultimo, l’esperienza in canile e questi otto mesi con Zio Sam mi hanno talmente entusiasmata da farmi decidere che in futuro la mia vita si intersecherà solo con quella di quadrupedi bisognosi e… “geriatrici”.
     In chiusura, anche se non riguarda molto l’argomento trattato finora: è luglio, tanti nostri simili, pur di risparmiare una manciata di euro per la pensione del cane o del gatto, si preparano a perpetrare il solito scempio degli abbandoni, senza preoccuparsi dell’inferno a cui condannano la povera bestiola o dei pericoli a cui esporranno automobilisti e pedoni nel momento in cui si troveranno davanti all’improvviso un cane impaurito o, peggio, incattivito. Bene, probabilmente questa piaga non potrà mai essere debellata, ma se gli appartenenti alla fetta di società veramente “civile” decideranno di mobilitarsi in blocco, forse qualche piccolo risultato di contenimento di questo deprecabile fenomeno lo si potrà ottenere. Come? È semplice. Soprattutto nei mesi di giugno e luglio tenete bene aperti gli occhi quando siete in giro. Se vedete un’automobile accostare, aprirsi una portiera e scendere un cane, prendete subito il numero di targa. Se poi l’auto riparte “dimenticandosi” il Fuffo, sporgete denuncia presso i Carabinieri. Se in una zona tranquilla e un po’ appartata vedete legare un cane ad un palo o ad un albero e l’umanoide si allontana poi da solo, dedicate due minuti a seguirlo con indifferenza: normalmente l’auto è posteggiata lì vicino. Prendete il numero di targa e denunciatelo. Qualunque cosa insolita vediate, non abbiate paura di perdere cinque minuti di tempo e nel dubbio di riferirla alle autorità competenti: se Dio vuole negli ultimi anni la legge si è sensibilizzata in materia, diventando abbastanza severa e tra le forze dell’ordine ed i magistrati ci sono sempre più persone sensibili e decise a farla  rispettare a tutela di quegli sfortunati.
     La regola, anche se in certi periodi è più attuale, vale ovviamente per tutto l’anno: l’unione delle persone per bene fa sempre la forza! Un po’ di giustizia per chi darebbe la vita per l’uomo e dall’uomo viene condannato a subire l’inferno!!! Un bacio, ciaoooo!!!

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