BERGAMO, UN'ISOLA AERO-COMMERCIALE NEL CUORE DELLA LOMBARDIA
                                 di Pierluigi Piromalli

     L’assetto urbanistico della vasta area compresa tra i comuni di Orio al Serio e Grassobbio ha subito,  soprattutto negli ultimi anni, una radicale metamorfosi culminata con la nascita di numerosi insediamenti commerciali che hanno assunto le dimensioni di veri paesi artificiali, generando una ricaduta economica di grande portata per l’economia bergamasca.
     Nel sostenere il motore produttivo di questa circoscritta ma importante superficie territoriale confinante con il capoluogo orobico ha giocato un ruolo dominante, neanche a dirlo, lo scalo aeroportuale che, dopo l’avvento delle compagnie low cost, non sembra intenzionato a frenare la propria espansione sia in termini di traffico generato sia soprattutto in termini dimensionali. L’aeroporto ha trionfalmente varcato la soglia dei cinque milioni di passeggeri transitati nel corso del 2006, diventando il quarto scalo nazionale per movimentazione aerei e persone, e soprattutto stringendo una strategica alleanza con il “Catullo” di Verona.
     È un dato di fatto che Orio, per lustri, sia stato soffocato dalla ingombrante presenza degli aeroporti milanesi la cui società di gestione, per ovvi motivi, mai avrebbe avuto l’interesse concreto a candidarlo quale terzo scalo regionale di grande rilievo, seppur di comprensibile e minore importanza rispetto a Malpensa e Linate. Cosicché, la società di gestione dell’aeroporto ha avuto il merito, dopo anni di anonimato, di percepire l’occasione di un mercato alternativo in fermento, proponendosi come la struttura adeguata ad accogliere i vettori esteri e nazionali, il cui interesse è rivolto a gestire collegamenti in aree importanti, quali la Lombardia occidentale ed il bacino del Garda, contenendo costi gestionali, favorendo notevoli fattori di carico ed offrendo all’utenza comode alternative ai tradizionali voli di linea. Orio sembra non accontentarsi di questo momento di sviluppo commerciale ed, anzi, va oltre, elaborando progetti per rendere l’aerostazione una vera “Accademia del viaggiatore” dotata di tutti i confort necessari e delle relative infrastrutture di supporto.
     In tale prospettiva è sintomatica la presenza del centro commerciale “Oriocenter”, che sembrerebbe in predicato di essere collegato direttamente allo scalo e che, in tale auspicabile quanto curiosa eventualità, consentirà in particolar modo ai passeggeri in transito di godere di una possibilità di svago ingannando attese forzate e decongestionando l’interno dell’aerostazione. Inoltre, la presenza dell’adiacente complesso alberghiero, attualmente in fase di realizzazione, permetterà di valutare una soluzione adeguata per coloro che, per ragioni non turistiche, dovranno limitare il loro soggiorno nell’area ma, nel contempo, potranno godere dei vantaggi garantiti dai molteplici servizi ad oggi offerti.

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