avuto una grande diffusione in Italia ed hanno segnato un'epoca. Dello stesso periodo è comunque la ricerca di spazi più abitabili, lo studio delle "Monovolume e il Multispazio": si parte dalla A.L.F.A. 40-60 HP Ricotti del 1914, passando per la Fiat 600 Multipla ed il prototipo della Italdesign Giugiaro Megamma del 1978, per finire con la capostipite delle monovolume, la fortunata Renault Espace del 1984.
     Le sale che seguono cambiano volto e si orientano verso processi più creativi e varie sperimentazioni industriali. Ci si domanda: in fase di progettazione, che cosa influisce sulla linea di un auto? La sportività, l'aerodinamica, l'innovazione tecnologica e lo studio di nuove forme di energia per il suo utilizzo. Vengono quindi esposti studi sulla ricerca dell'aerodinamicità, con i prototipi di Bertone,

Giugiaro e Pininfarina, e vetture che rappresentano dei sogni, come le creazioni in pochissimi esemplari di Lamborghini e Ferrari. Nella sala chiamata "La ricerca aerodinamica fino agli anni '50" troneggia un veicolo che di per sé ha un aria decisamente spaziale: l'Avion Voisin C6

Laboratoire del 1923. A seguire, troviamo la Chrysler Airflow Series CU del 1934, la Tatra Type 77 del 1934, un'altra Avion Voisin C28 Clarière del 1935 e la Lancia Aprilia del 1937. La sala successiva "Le Concept Car" espone la Bertone Carabo del 1968, la Pininfarina Modulo del 1970, tre vetture della Italdesign Giugiario, la Boomerang del 1972, la Medusa del 1980 e la Gabbiano del 1983, per finire con la Fioravanti LF del 2001. Vetture senza dubbio estreme.
     Nella sala chiamata "Le Sportive Estreme" si trattiene il fiato, tanto lo spettacolo è emozionante. Tanti sogni così vicini, tutti insieme e ad un palmo dal naso, tanto che sembra impossibile tutto questo possa essere vero. Lamborghini Miura del 1966, Alfa Romeo 33 Stradale del 1967, Ferrari F40 del 1987 (ogni bambino nella propria infanzia ha posseduto un modellino in scala di quest'auto!) Ferrari 599 GTB Fiorano del 2006, Pagani Zonda C 12 del 2002. Una meraviglia, una gioia per il cuore e per gli occhi. Una nota, tanto per far capire quanto le macchine siano così accessibili: la Ferrari Fiorano l'avevamo vista
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