"...abbiamo fatto molto e continueremo a migliorare: puntiamo a sviluppare l’eccellenza in ogni disciplina..."
di Francesca Frosio |
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L’appuntamento è in un luogo abbastanza insolito per un’intervista: un ospedale. Ci sentiamo un po’ dei privilegiati: parcheggio riservato all’interno (mentre “fuori” è in corso la caccia al posteggio) e un custode in divisa blu che ci scorta fino al piano superiore, all’ufficio del direttore sanitario degli Ospedali Riuniti. Etichetta piuttosto lunga e pesante, che il dott. Marco Salmoiraghi porta con consapevolezza. Le prime battute sono per conoscerci: “Ho 50 anni, e da 20 |
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sono medico di direzione sanitaria. Ho lavorato sempre a Bergamo, tranne una breve pausa di due anni dal 2001 al 2002, in cui sono stato direttore sanitario dell’Asl di Lodi. Nel 2003 sono stato nominato direttore sanitario di questa azienda ospedaliera. Lavorare in direzione sanitaria, però, non è stata una scelta attentamente ponderata: io mi ero iscritto a Medicina e successivamente mi sono specializzato in endocrinologia, per fare il medico in senso tradizionale ed avere rapporti con i pazienti. In quegli anni la situazione non era facile, eravamo in tanti: ho presentato diverse domande di |
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lavoro, inclusa una alla direzione sanitaria di quest’Ospedale. Mi hanno chiamato. Non sapevo esattamente quale fosse il lavoro del medico di direzione sanitaria ed è stato un periodo di travaglio: in quegli anni avevo iniziato anche ad esercitare la professione di medico in senso canonico ed il lavoro qui era completamente diverso. Dopo due anni, tuttavia, ho ritenuto che ci fosse tanto da fare e ho deciso di rimanere per migliorare la situazione. Ho abbandonato la mia vecchia strada, mi sono specializzato in igiene e sono rimasto in direzione sanitaria.”
Chiediamo di spiegarci, in breve, di cosa si occupa un medico di direzione sanitaria di un’azienda ospedaliera (esiste anche un’altra azienda, l’Asl n.d.r.): “Negli ultimi anni questa figura ha visto cambiare il proprio ruolo” premette Salmoiraghi. Venti anni fa era soprattutto un medico igienista, che si occupava della corretta organizzazione igienica dell’ospedale. Oggi mantiene in parte questo ruolo, ma si occupa fondamentalmente della responsabilità organizzativa dell’ospedale. “Insomma, il mio pensiero quotidiano è quello di rendere più funzionale l’organizzazione per erogare servizi migliori. |
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