ICI: AUMENTI IN VISTA
                                               di Omar Gabbiadini - Consulente Tributario

     Sicuramente la manovra fiscale per l'anno 2007 è orientata ad un inasprimento ed accanimento nel settore immobiliare con numerose novità riguardanti gli adempimenti Ici. Per quanto riguarda la sfera procedurale, le novità sono principalmente riassumibili in due fasi: la liquidazione ed il relativo versamento e gli aspetti dichiarativi. Con la legge finanziaria, il legislatore ha attribuito importanti poteri all'Agenzia della Entrate circa l'attività di controllo in ambito comunale, favorendo quei Comuni che con molta difficoltà per mezzi e risorse non attuavano i controlli necessari per stanare le irregolarità contributive.
     Dal periodo d'imposta 2007 infatti le persone fisiche e le società di persone dovranno indicare nella dichiarazione dei redditi tutti i dati catastali degli immobili e la relativa imposta pagata; mentre per i soggetti Ires (società di capitali) i dati utili al fine del trattamento dell'imposta comunale. Per le dichiarazioni presentate invece quest'anno (redditi 2006) dovrà essere inserita la sola somma pagata.
     Scompare la necessità di presentare la dichiarazione Ici al Comune unicamente nel caso in cui le variazioni riguardino acquisti o vendite "della soggettività passiva dell'immobile" mentre resta fermo l'obbligo per tutti gli altri casi. Il DL 223/2006 infatti pone l'obbligo di presentazione della dichiarazione quando gli elementi rilevanti ai fini dell'imposta dipendano da atti per i quali non si applicano le procedure di trasmissione telematica previste dall'art. 3 bis DL 18/12/97 n. 463 come, ad esempio, per richieste di iscrizioni di diritti sugli immobili.
     La struttura capillare e informatizzata dell'Agenzia delle Entrate avrà, come già evidenziato sopra, la capacità di controllo formale circa la liquidazione del tributo lasciando al Comune più capacità, pertanto, di accertamento e di verifica che dovrà avvenire entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello del versamento o presentazione della dichiarazione. Con questo sistema gli uffici comunali non si preoccuperanno più di liquidare il tributo, bensì si focalizzeranno esclusivamente sull'attività di verifica. Cambiano anche le modalità di rimborso del tributo da parte del Comune che dovrà avvenire entro 180 giorni dalla presentazione dell'istanza. Si avrà inoltre più tempo per richiedere eventuali rimborsi: 5 anni dalla data in cui si ha erroneamente versato l'imposta.

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