Guardando questa incisione, per un attimo, sembra che il passato, il presente ed il futuro, siano divenuti un unico momento.
     Come potevano i Maya descrivere ciò che soltanto in tempi relativamente recenti l'uomo sembra aver scoperto? Chi era quello strano individuo che sembrava pilotare a tutti gli effetti un'astronave? Non possiamo fare altro se non aprire il sarcofago. L'interno della cavità si presenta completamente intonacato di rosso e accoglie lo scheletro di un uomo di circa 45-50 anni di età e alto 1 metro e 73 centimetri , senza tracce apparenti di lesioni. Il teschio, parzialmente decomposto a causa dell'umidità, è ricoperto in parte da una maschera a mosaico, fatta con tessere di giada verde. L'uomo ha un anello di giada ad ogni dito delle mani, mentre ai polsi porta dei bracciali piuttosto alti, composti da 200 perline. Anche il collo e le caviglie sono ornati da perle di vario genere e pietre dure. Fra gli altri monili rinvenuti nella tomba, un pettorale incuriosì in maniera particolare gli archeologi: esso era composto da nove cerchi concentrici, ognuno dei quali costituito da 21 perle, con in più, al centro, un'enorme falsa perla ottenuta con l'unione delle valve di due ostriche. Nell'interno della cavità orale, fu rinvenuto un grano di giada scura che, secondo il culto del popolo Maya, doveva servire al defunto per l'acquisto degli alimenti nell'altro mondo.
     L'"Halah LLinic" , come fu chiamato il misterioso personaggio, che possiamo letteralmente tradurre come "vero uomo", stringe nella mano sinistra una perla sferica e nella destra una cubica.
Il sarcofago, nel suo insieme, risulta collegato alla soglia della cripta con una strana modanatura di calce, che segue le scale fino a raggiungere la lastra rimossa dagli archeologi sul pavimento del tempio nel momento in cui fu iniziata l'esplorazione della piramide: una sorta di collegamento magico fra il sepolto e il sommo sacerdote. niente di troppo strano quindi nell'interno, come ci si sarebbe aspettati da quell'incredibile bassorilievo sul coperchio. "Troppo strano" non vuol dire tuttavia "normale". La distribuzione degli oggetti sul corpo del defunto assume significati abbastanza insoliti e particolari, sopratutto dal punto di vista simbolico. Ciò che egli stringe nelle mani, insieme al curioso pettorale, sembra infatti poter anche suggerire l'ipotesi di un misterioso naufrago spaziale, specie per chi volesse interpretare gli oggetti come una sorta di rappresentazione geometrica a scala ridotta del nostro sistema solare. Fantasie? Forse. o forse no.

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