con Andrea, nonché quando avrei iniziato a dedicarmi alla sua conquista. Evidenzio inoltre che voglio sapere nulla da lei, perché ancora sono fidanzato, ma mi interessa solo farle conoscere i sentimenti che provo. Così, se un domani sarà libera e avrà ancora una simpatia per me, per quanto possa essere piccola non verrà persa almeno. Tuttavia preciso anche che avrei aspettato a dichiararmi se non avessi saputo di questo Giuliano, ma vista la circostanza doveva saperlo prima, per avere la possibilità di modificare gli eventi nel caso lo desiderasse.
     Nel sentire queste parole, Barbara rimane allibita, sconvolta, senza parole; non sa come comportarsi. Dopo pochi minuti di silenzio, Barbara riprende a parlare dicendomi che non si aspettava una simile sorpresa, non avrebbe mai immaginato potessi innamorarmi di lei, dato che ha sempre nutrito solo amicizia per me.
     Queste ultime parole mi colpiscono oltremodo. Significano praticamente che la possibilità di conquistarla non esiste se né ora né mai le sono piaciuto. Tuttavia, nel caso questa opportunità fosse veramente svanita, sarebbe ancora poco deludente. Invece, scoprire e dover accettare che finora ci sono stati niente altro che illusione, pregiudizio, apparenza, utopia e chissà cos'altro, sarebbe qualcosa di così sconvolgente che solo la propria dimora, molto importante per una famiglia, costruita ed ingrandita con le fatiche di un vita intera e distrutta in pochi secondi dalla violenza di un terremoto, può affliggere il cuore allo stesso modo. Io non credo e non voglio credere che Barbara abbia provato nulla per me fino adesso e sono ancora convinto che un giorno si innamorerà perdutamente di me.
     Ormai è da circa due ore che mi trattengo qui; parlando il tempo vola e benché mi piacerebbe continuare a starle vicino è giusto che me ne vada. Lei invece vorrebbe addirittura che restassi a cena ma non posso, non mi sembra il caso, tuttavia la tentazione è grande, non di certo per il cibo, ma per la sua compagnia.
     Mi accompagna alla porta e intanto le rammento di non dimenticare ciò che ho detto, nonché le farò sapere se sarò in grado di restarle solo amico considerando i sentimenti che provo. Adesso noto che non è più sconvolta, ma piuttosto contenta; bene o male fa sempre piacere sapere di essere desiderati. Ormai sulla soglia, poco prima di salutarci, mi accorgo che mi fissa con quegli occhi meravigliosi, poi fa un cenno come se pensasse che in fondo mi merito qualcosa, si avvicina, si alza sulle punte dei piedi e mi bacia sulle guance, facendomi arrossire come non mi è mai successo. La gioia che provo mi colma il
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