pesantezza agli arti inferiori. Se il problema non viene risolto, vedremo poi in quale modo, diventa cronico, favorendo l'insorgere della tanto temuta e detestata cellulite. Potrà sembrare strano, ma la "stasi linfatica", nota universalmente a tutte le donne come "ritenzione idrica", colpisce ogni donna a qualsiasi età ed anche le giovanissime; la maggior parte di loro a prima vista perfette non ne sono immuni. Chiaramente, anche se la linfa scorre in tutto il corpo, le zone maggiormente colpite sono gli arti inferiori.
     Quali sono i fattori che possono contribuire a rallentare il circolo linfatico? In primis gli ormoni femminili. infatti, prima del ciclo mestruale ci sentiamo gonfie come dei palloncini! In secondo luogo gli accumuli adiposi nella zona dei fianchi, delle cosce e dell'addome, che ostacolano e rallentano la circolazione sanguigna e di conseguenza quella linfatica. La sedentarietà e le cattive posture e l'abitudine ad utilizzare sempre scarpe con tacchi alti sono un'altra causa: il movimento, grazie alle contrazioni muscolari, provoca una spremitura dei vasi ed aiuta il deflusso; un appoggio completo del piede durante la camminata, inoltre, svolge un importante funzione di pompa che agevola la risalita del sangue venoso, contrastando la forza di gravità. Se l'appoggio non è corretto, il flusso linfatico rallenta e diventa difficoltoso. Ultima possibile causa, non meno importante ma più rara, può essere l'estrema sottigliezza dei vasi in rapporto alla quantità di linfa da smaltire, causata da malattie più o meno serie quali "linfangiti" (infiammazioni dei vasi causate da germi) o "linfedemi secondari".
     Come possiamo porre rimedio a questo inestetismo così fastidioso? In due modi: attraverso una stimolazione manuale, il massaggio linfodrenante, oppure con una stimolazione meccanica, la pressoterapia. Nel primo caso, è molto importante rivolgersi ad un centro estetico qualificato e serio: la manipolazione da parte del massaggiatore deve avvenire attraverso leggere pressioni circolari e piccole spinte con le dita o con il palmo delle mani se la zona da trattare è più estesa. La spinta deve essere effettuata sempre dal basso verso l'alto, in modo progressivo, per dare modo alle valvole poste all'interno dei gangli linfatici di aprirsi per far defluire la linfa e di richiudersi senza danno. Trattandosi di una manipolazione che coinvolge l'intero sistema linfatico (di riflesso, coinvolge e stimola anche il flusso sanguigno) è indispensabile che il massaggiatore sia qualificato e sappia bene quel che fa, diffidate quindi di centri estetici improvvisati che offrono massaggi a prezzi ultra scontati, praticati da improvvisati massaggiatori a scapito della nostra salute.

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