Quali effetti potrebbero avere queste bevande se consumate insieme all'alcool? Ma soprattutto, quali le conseguenze in caso di abuso? Cerchiamo allora di capire insieme quali sono gli effetti che possono avere le sostanze contenute in queste bibite energetiche, com'è consigliabile consumarle e in quale quantitativo per migliorare le nostre prestazioni fisiche senza spiacevoli sorprese.
     Innanzitutto, anche se per bibite energizzanti si intende qualsiasi sostanza capace di eccitare il sistema nervoso, al pari di thè e caffè, quando si parla di "energy drink" da una ventina d'anni a questa parte si pensa subito alla "Red Bull" anche se poi successivamente, altre bibite similari sono state immesse sul mercato. La nascita di questa bibita deriva da una bevanda thailandese chiamata "Krating Daeng " (traduzione: l'acqua del bufalo rosso) e veniva venduta nelle farmacie orientali a scopo ricostituente e rivitalizzante. Nel 1984 l'austriaco Dietrich Mateschitz comprò la formula dalla casa farmaceutica thailandese e promosse la diffusione della bevanda sul mercato occidentale, aggiungendo un po' di bollicine e un gusto dolciastro per spacciarla come cola. Fu subito uno strepitoso successo, ma nessuno si interrogò mai sugli effetti che le sostanze in essa contenute potessero avere sull'organismo umano. Oltre alla caffeina, l'ingrediente fondamentale di queste bevande è la taurina, un aminoacido che si trova nella bile del toro ma viene prodotto anche dal nostro organismo, che ha un effetto cardiotonico sul cuore ed è uno stimolante delle trasmissioni nervose periferiche e centrali. In più ci sono grandi quantità di zuccheri (sia saccarosio che glucosio) vitamine (B6, B12, B5 e B3) e glucuronolattone, un carboidrato di cui non si conosce bene ancora l'attività. Il miglioramento delle performance fisica si ottiene dalla sinergia di tutti questi ingredienti. Vediamo nel dettaglio quali effetti essi hanno sull'organismo.
     La caffeina è una sostanza che si trova in varie piante, nei chicchi della pianta del caffè, nelle foglie del thè ed in quelle del matè, nei semi di cacao e di guaranà. Il suo consumo produce un effetto stimolante sul sistema nervoso centrale, sulla funzionalità del cuore e sulla circolazione in generale. L'azione più evidente della caffeina è quella di maggior attenzione mentale e migliori prestazioni psichiche, soprattutto nei momenti di torpore. Il suo abuso però può provocare effetti collaterali quali aumento della pressione sanguigna, emicrania, ansia e nervosismo. Se assunta con continuità in dosi elevate può dare assuefazione e non provocare più l'effetto di veglia desiderato, dando luogo anche nei soggetti più sensibili a vere e proprie crisi di astinenza.

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