Rispetto per la vita, a prescindere dal numero di zampe su cui questa deambula per il mondo. Per questo motivo, ogni qualvolta in un cassonetto vengono ritrovati cuccioli di cane o gatto inorridisco nella stessa identica misura in cui agghiaccio quando vengono rinvenuti sui marciapiedi i neonati abbandonati. È l'orrore che scaturisce dalla consapevolezza che quelle piccole vite gettate a terra come rifiuti possano salvarsi o morire solo grazie a fortunati o beffardi giochi del destino; è l'orrore verso la mancanza di rispetto per la vita stessa, a prescindere dalla forma che questa ha assunto venendo al mondo. Sono consapevole che equiparare i due tipi di abbandono per molti possa suonare come un patetico sentimentalismo animalista, ma in cuor mio non mi sento né patetica né sentimentalista. Ho semplicemente rispetto per "l'altro da me" e soprattutto non ho la presunzione di appartenere ad una specie superiore, quasi eletta, per cui i reati contro i miei simili debbano essere considerati di gran lunga più gravi rispetto a quelli perpetrati nei confronti di altre specie. Se è vero che l'Uomo si distingue dagli animali per intelligenza e libero arbitrio, allora per cortesia, si decida ad usarli.
     Il desiderio di parlare di rispetto ha cominciato a farsi urgente in me in giugno, quando ho ricevuto una e-mail dal circuito animalista contenente un articolo tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno. L'ho letto e sono rimasta di stucco. Non tanto per il tipo di rapporti sessuali che vi vengono descritti, ognuno è libero di scegliersi le trasgressioni che più gli aggradano, ma per il concetto in sé che degli "esseri umani", o che tali vogliono farsi chiamare, possano ideare e sistematicamente perpetrare un tipo di stupro di quel genere, scendere a tali aberrazioni nei confronti innanzitutto di sé stessi. Che mi risulti, tra l'altro, non esiste specie in natura in cui i maschi si permettano di accoppiarsi se la femmina non è consenziente. Dimenticavo, una c'è. ed è proprio quella umana!
     Non aggiungo altro. Ognuno legga l'articolo e tragga le conclusioni che ritiene più opportune.
     IN INDONESIA PAGAVANO PER ACCOPPIARSI CON...
                                                                               Giulio Gelibter
     Non mi sembra resti molto da aggiungere. Mi torna solo in mente il titolo di un romanzo di un grande della nostra letteratura, Primo Levi. Se questo è un uomo.!
     Buone vacanze a tutti. Vi saluto anche con quel 3% che mi rende solo un po' più glabra di Pony, ma in quanto donna, potenziale vittima del 3% con il peduncolo. dato che un orangutan non mi verrà mai a stuprare!
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