lasciato dallo sportello che lo chiude, facendo diventare quasi impossibile non sporcare un po' quando si fa rifornimento. Per tutti e tre infine il serbatoio del carburante è posizionato sotto la pedana poggiapiedi che accomuna nella sua completa disponibilità di appoggio i tre rivali sfidanti, potendo in ognuno di loro sfruttare il vano poggiapiedi per trasportare occasionalmente anche qualche carico un poco più ingombrante come la classica borsona da palestra. Sei litri la capienza del serbatoio del SYM, 6,4 quello del KIMCO e 8,5 quello del Malaguti, regalando così a quest'ultimo la maggior autonomia.
     Ciak - 3 scatti ( 1 - 2 - 3 )
     Veniamo ora alla parte dinamica, la più bella e attesa da tutti: la prova su strada. La mattinata è calda e assolata, come le classiche giornate estive ed i nostri tre compagni di viaggio sono pronti per accompagnarci in una bella passeggiata a cavallo tra pianura padana, città e hinterland, e colline oltrepadane: queste ultime fatte di strade e stradine ricche di curve e tornanti scelte apposta per saggiare le qualità dinamiche dei mezzi. All'accensione tutti partono al primo colpo e nel giro di qualche minuto raggiungono la giusta temperatura di esercizio scandita anche da una sonorità di motore più "rotonda". Il Movie e il Ciak Master, ma soprattutto il primo, sono più rumorosi meccanicamente specie al minimo mentre il VS non si sente nemmeno. Il suo motore a quattro valvole ha un ronzio più sommesso ed ovattato. Appena si apre il gas, nei primi metri la prontezza del Movie lo fa schizzare in avanti come un grillo, tanto che al semaforo è imbattibile seguito a ruota dal MALAGUTI, ma appena i motori entrano in coppia la musica cambia ed il VS mutando sonorità allo scarico, che diventa un rombo più cupo stile motociclistico, si distende in un allungo che agli altri due è sconosciuto. In ripresa invece il vantaggio del Kimco diventa ancora più tangibile; il suo variatore tarato più per la coppia che per l'allungo permette di avvantaggiarsi sui rivali. Nelle strade cittadine ricche di buche, giunzioni e dislivelli si apprezzano le caratteristiche del Ciak Master che con le sue ruote alte isola maggiormente il guidatore dalle asperità della strada donando un intrinseco senso di sicurezza che non fa mai male e tale contributo rende anche la guida più fluida, quasi motociclistica, il che aiuta anche fuori città nei percorsi con curve ad ampio raggio che vengono affrontate con molta disinvoltura. Abile in questo tipo di percorso anche il VS che con le sue quote ciclistiche tende ad arrotondare le curve ed allargare un poco le traiettorie con l'anteriore forzando l'andatura. Sfruttando questa sua natura con un po' di mestiere si può farne un arma vincente nel misto veloce.

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