preminente di questo tipo di automobili. Da lì in poi è stato un continuo susseguirsi di nuovi aggiornamenti, restyling, face-lifting, che ci hanno portato a cavallo del nuovo secolo. Le continue esigenze di mercato per rimanere al passo con i tempi, hanno lanciato nuovi aggiornamenti di ogni modello praticamente ogni anno.
     Come avviene ormai da tempo in America con i famosi model-year, ogni anno piccoli adeguamenti distinguono un modello da quello dell'anno precedente. Analizzando oggi le city-car attuali, ci rendiamo conto che dalla base di partenza nonché dell'ideologia primaria del concetto di utilitaria è rimasto ben poco. Ci sono modelli che hanno raggiunto e superato, in alcuni casi, la soglia dei quattro metri di lunghezza, identificativa fino a pochi anni fa del segmento di fascia superiore. Di questo ne ha tratto beneficio l'abitabilità e la volumetria del bagagliaio. I contenuti tecnici poi sono equiparabili a quelli di vetture di segmento medio: si va dal doppio catalizzatore al cambio robotizzato, dal navigatore satellitare alla fasatura variabile delle valvole. Ci sono utilitarie equipaggiate con l'acceleratore elettronico (drive by wire) e lo sterzo dual - drive (differente demoltiplicazione per diminuire lo sforzo in manovra) per non parlare dell'ormai diffuso anche in questa fascia di mercato, dispositivo ESP (electronic safety program), che collegato ai sensori dell'ABS, impedisce all'automobile di sbandare in curva mantenendola automaticamente su una traiettoria ottimale.
     Un ultimo accenno infine anche al numero di airbag installati su queste vetture. Siamo arrivati, udite udite, alla considerevole cifra di nove, presenti sulla nuova Toyota Yaris che, in compagnia di altre sue concorrenti, si fregia anche delle cinque stelle EURO-NCUP nelle prove di crash-test!