LA NUOVA NORMATIVA CEE SUI RIFIUTI HI-TECH
                                             di Cristina Mascheroni

     Arriva finalmente anche in Italia la normativa approvata dalla Commissione Europea per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, i cosiddetti RAEE. Il rapido invecchiamento degli utensili elettronici (si pensi che la vita media di un personal computer è passata dai 10 anni degli anni 70 ai 3,8 attuali) ha reso ingombrante il problema di ritiro, riciclo o demolizione degli apparecchi non più funzionanti. Attenzione però, non parliamo solo di Pc, ma lo smaltimento riguarda anche gli elettrodomestici: quanta fatica facciamo a sbarazzarci per esempio del vecchio frigorifero che non funziona più? Sono inclusi gli apparecchi per le telecomunicazioni (cellulari compresi), le apparecchiature per l'illuminazione, gli strumenti elettrici ed elettronici, i giocattoli, le apparecchiature per lo sport ed il tempo libero, le apparecchiature mediche, gli strumenti di monitoraggio, i distributori automatici.
     Visto l'andamento del mercato tecnologico, in continua ascesa, c'è da pensare che la quantità di rifiuti che viene prodotta annualmente sia destinata a crescere di giorno in giorno. Il Parlamento Europeo è intervenuto sull'argomento, regolamentandolo con due normative approvate nel 2002 e nel 2003 ed entro il 13 agosto 2005 le stesse saranno recepite dal nostro Parlamento in un'unica direttiva. Da tale data quindi, tutte le apparecchiature summenzionate dovranno essere commercializzate con determinati criteri che ne stabiliranno la durata e le modalità di smaltimento al termine del loro ciclo produttivo. Purtroppo, tutte queste novità incideranno in parte sul prezzo finale del prodotto, a discapito del consumatore, anche se il dibattito fra le maggiori case produttrici sull'applicazione dei nuovi costi è ancora aperto. Vediamo nel dettaglio le novità che saranno introdotte dalla nuova normativa e quali parti sono chiamate in causa. Per le aziende che contravverranno alle disposizioni sono previste sanzioni che possono arrivare a 100.000 euro!
     La direttiva 2002/96/CE sui rifiuti tecnologici sancisce l'obbligo per i produttori di farsi carico della gestione degli apparecchi non più utilizzabili, finanziando se necessario gli idonei strumenti per raccogliere gli stessi. I produttori avranno quindi il compito di organizzare e finanziare il sistema di raccolta, trattamento, riciclaggio (nella normativa si precisa che è possibile riciclare una quantità di materiale compreso tra il 50% e l'80% del peso medio dell'apparecchio) e lo smaltimento del residuato. Anche i distributori del prodotto hanno delle incombenze: dovranno assicurare al consumatore finale che ogni

      pagina 01 di 04
 
 
 
 
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
CEE, Hi-tech, Rifiuti, Normativa, RAEE, 2002/96/ce, 2002/95/ce, 2003/108/ce, IT, Commissione, Europea