In fondo alla via, una casa rimane buia e spenta. È l'abitazione degli Scheel. Lui è un omone schivo e riservato, lei una donnina fragile e minuta. Un male terribile la sta divorando: il Natale per loro quest'anno non sarà una festa. Luther prende la sua decisione. Con passo reso claudicante dalla caduta, si incammina per il vialetto della casa degli Scheel, per consegnare il suo personale dono di Natale: una fuga dal dolore per delle persone che stanno soffrendo. I coniugi si commuovono per il regalo inatteso ricevuto da questo vicino fino ad oggi scontroso, ma si sa, il Natale rende tutti più buoni e anche Luther capisce che al mondo non si può vivere da soli, isolandosi dagli altri, ma che fare del bene porta soltanto bene. Ritorna soddisfatto alla sua casetta illuminata: all'interno la figlia prediletta abbraccia felice il fidanzato sudamericano, ignara dello scompiglio che il suo rientro a casa ha causato, la moglie ha le gote luccicanti per la dose abbondante di vinello scolato, tutt'intorno i vicini di casa, con la loro allegria e le loro voci tonanti, che intonano un canto di Natale. Scappare dal Natale??? Ma perché poi?? La casa non è mai stata così allegra e così viva come in questa notte di vigilia del Santo Natale.
     In questo romanzo, Grisham si distacca dal genere che l'ha reso famoso, il legal thriller, scrivendo una commedia piena di umorismo e ironica. Riesce nell'intento, non facile, di far ridere il lettore e allo stesso tempo di far riflettere su quanto il Natale abbia un grosso potere consumistico, come del resto, tutte le feste al giorno d'oggi. Spesso il denaro viene speso inutilmente in regali che non piacciono o che non verranno mai usati, che vengono messi in ripostiglio o, nella peggiore delle ipotesi, riciclati. Essere obbligati a partecipare ad una festa alla quale non vorresti mai andare e sfoggiare il tuo sorriso più incantevole: a quanti di noi è successo almeno una volta? Sfogliando le pagine del romanzo, ci deliziamo dell'esilarante tentativo di Luther di perseguire ciò che si è prefissato, il festeggiare il Natale, almeno per una volta, in maniera inconsueta e diversa, facendo ciò che vuole veramente, incappando in situazioni grottesche in cui non si può non ridere, badate bene, ho detto ridere e non sorridere!
     Grazie a questo romanzo si può conoscere un Grisham diverso, quello che tira fuori il suo lato ironico. È una favola classica dei tempi moderni, una provocazione che regala momenti di puro divertimento, che ci fa scoprire piacevolmente un geniale scrittore nelle vesti di disincantato osservatore di una tradizione della quale ormai non possiamo più fare a meno.
                                                                               Cristina Mascheroni

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