cui, perdendo velocità, comincia ad oscillare in ogni direzione, descrivendo una sorta di cerchio e, cosa più importante, "puntando" in diverse direzioni. Torniamo alla nostra "trottola-terra": in questo caso le forze in gioco sono molte, dalla forza attrattiva del sole a quella della luna senza dimenticare la rotazione della terra stessa sia intorno al proprio asse che intorno al sole; sono proprio queste forze a produrre l'oscillazione dell'asse terrestre il quale si rivolge ogni volta verso una differente direzione. Questi movimenti oscillatori sono i responsabili del susseguirsi delle "Ere". Queste poche parole dovrebbero avervi dato un'idea, per lo meno sommaria, di cosa sia la precessione; si tratta infatti di uno dei movimenti terrestri che esistono da sempre ed aspettavano solamente di essere scoperti, al pari della forza di gravità. La scoperta della precessione viene attribuita all'astronomo greco Ipparco, intorno al 130 a .C. L'implicazione più importante del fenomeno della precessione, si manifesta nella precessione degli equinozi. Tutti noi sappiamo che il sole sorge ad est, ma nei giorni di equinozio questo sorge nell'Est effettivo, nel punto esatto in cui ha sede l'Est in ogni parte del mondo ed il giorno dura tanto quanto la notte.
     Spero fin qui di essere riuscita a spiegarmi con chiarezza; introduco ora, molto brevemente, il concetto di "costellazione". Queste sono gruppi di stelle ai quali si sono attribuite delle forme che sono poi quelle che ritroviamo, per intenderci, nei segni zodiacali. Le costellazioni, altrimenti chiamate "Ere", prendono il nome del segno zodiacale corrispondente, ovvero dell'immagine che le stelle formano in quella porzione di cielo. Immaginiamo ora un'aera della volta celeste da dividere in 12 sezioni di circa 30° l'una: ognuna di queste sezioni è una costellazione, quindi, ogni giorno, il sole sorge in una parte di cielo che ha per "sfondo" una costellazione. Secondo i calcoli di Ipparco, accreditati ancora oggi, il sole impiega circa 2.200 anni per attraversare un'intera costellazione; se prendiamo questo lasso di tempo e lo dividiamo per l'ampiezza di una costellazione, ovvero come abbiamo detto prima 30°, otteniamo che il sole ogni anno attraversa 49 secondi di quell'arco. Ricordiamoci che i gradi si calcolano in base sessagesimale, in altre parole in base-sessanta e i sottomultipli del grado sono il primo ed il secondo. Proseguendo i nostri calcoli, otteniamo che per completare un solo grado di costellazione, il sole necessita di 73 anni; facciamo ora la nostra ultima moltiplicazione prendendo in causa i suddetti 73 anni ed i 360 gradi necessari per completare un "giro precessionale", ovvero per attraversare tutte e dodici le costellazioni. Da questo calcolo risulta che il sole per ritrovarsi un'altra volta nella costellazione che attualmente occupa, ossia quella dei pesci, dovrà aspettare circa 26.000 anni!

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