qualche caso essere fatale. C'è da tenere presente tuttavia che i grossi aeroplani di linea come i quadrimotori militari, prevedevano a bordo un comandante e un secondo pilota in grado di intervenire eventualmente, oltre a tutta una serie di strumenti di controllo ausiliari che facilitavano e automatizzavano le operazioni di guida. Nessun aereo era andato a sbattere contro montagne, peraltro inesistenti, per una cattiva lettura dell'altimetro. L'ipotesi dell'errore umano cade poi completamente se applicata al caso dei cinque TMB Avengers: un aereo avrebbe potuto staccarsi dalla formazione e trovarsi di colpo in difficoltà, ma la scomparsa di tutti e cinque restava assolutamente inspiegabile sotto questa luce. Era impossibile pensare che tutti i piloti avessero sbagliato o si fossero sentiti male contemporaneamente, così come è impossibile ipotizzare un errore del caposquadriglia che avrebbe trascinato i compagni in un disastro fatale. I messaggi pervenuti alla base di Fort Lauderdale erano confusi e contraddittori, ma non indicavano che qualcuno si sentisse male fisicamente. Un'altra probabilità riguarda i guasti meccanici e le anomalie alla strumentazione, che certamente erano possibili: si va dal blocco dei motori di aerei allo scoppio delle caldaie di alcune navi, ma imputare tutte le scomparse a questa evenienza non è sostenibile e comunque non spiegherebbe la totale mancanza di relitti e, cosa più importante, era necessario trovare delle cause a queste anomalie.
     Solo dopo l'ultima guerra mondiale gli studi sul magnetismo terrestre compirono reali progressi, soprattutto ad opera di scienziati americani e inglesi che si sono trovati a disposizione strumenti perfezionati sotto la spinta delle necessità belliche, ma allora in questo campo si sapeva ben poco. Negli anni cinquanta, alcuni studiosi della Scripps Institution of Oceanography scoprirono su molti fondali variazioni dell'intensità magnetica, la cui natura e struttura però non erano molto chiare. Molte delle rocce presenti in questa zona rivelavano un comportamento magnetico piuttosto strano; ricerche magnetometriche in ampi tratti dell'oceano avevano rilevato che il campo magnetico aveva invertito più volte nel corso delle ere geologiche la propria polarità. Altri studi di questo tipo sul mare furono condotti dagli scienziati del Lamont Geological Observatory. I risultati ottenuti consentirono di chiarire da un punto di vista geofisico la storia e la dinamica dei fondali oceanici, ma questi risultati sembravano non avere alcun legame con gli incidenti del "triangolo maledetto."
     Un'altra ipotesi abbastanza attendibile potrebbe essere quella relativa ai tifoni, sicuramente frequenti da queste parti, i quali potrebbero aver avuto la loro parte nelle disgrazie. Questi disastri naturali che si abbattono sulle coste con enorme violenza hanno una origine meteorologica che appunto li localizza in quella regione con maggior frequenza che altrove e la loro azione distruttiva è

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