che era attinente ai prodotti alimentari, chiaramente da agricoltura biologica, quelli fitoterapici ed erboristici, vi era solo l'imbarazzo di decidere cosa voler provare ad assaggiare, partendo da bevande al ginseng, the verde aromatizzato, spremute e centrifugati di verdure, passando per la conoscenza d'erbe più o meno medicinali, integratori alimentari d'ogni tipo, sostanze vegetali dalle proprietà insospettabili, capaci di rinforzare le difese immunitarie dell'organismo e guarire da ogni malanno. verità o vere e proprie panacee? La risposta è alla discrezione di ognuno, anche se personalmente ho imparato che non sempre vale il teorema per cui "se è naturale, non fa di certo male", bisogna anche valutare se un eccesso di certi principi nutritivi possa dare in alcuni casi problemi correlati. Il consiglio è sempre quello di informarsi bene su quello che si mangia e si beve e non fare il fai-da-te, soprattutto se non ci si è prima sufficientemente ben documentati.

     Gli stand facenti parte del settore riguardante la salute offrivano una vasta panoramica, dalle diverse tecniche di massaggio e rilassamento, alle

attrezzature per il benessere, le metodiche utilizzate per rivelare intolleranze alimentari, creme per il corpo, cosmesi naturale e chi più ne ha, più ne metta. Ci sarebbe veramente piaciuto alla fine di una giornata di camminata tra i vari padiglioni poter fare un bel massaggio rilassante; i prezzi erano veramente di promozione, peccato che le liste di attesa fossero già piene. Ci è servito di lezione per il prossimo anno, per il quale andremo a prenotarci per il massaggio appena entrati in fiera!
     L'ultima zona fieristica, attinente l'ambiente, proponeva le nuove biotecnologie per la costruzione e manutenzione di una casa assolutamente sana, utilizzando i più svariati tipi di risorse naturali, nonché l'arredamento ecologico ed etnico. Questi stand erano un pullulare di giardini e fontane zen, lampade di sale per la ionizzazione degli ambienti, un luogo multicolore grazie alla presenza dei più svariati tipi di tessuti, candele di ogni colore e foggia, reso anche "multiodore" a causa degli innumerevoli incensi accesi, per non parlare degli oggetti ornamental-etnico qui proposti, come le lampade in tessuto, gli scacciaspiriti e via dicendo. Un bel tour, non vi pare? Se la cosa vi ha incuriosito, vi ricordo che il Sana di Bologna si tiene ogni anno nello stesso periodo, i primi due giorni è aperto a solo uso e consumo dei grossisti o degli specialisti dei vari settori, mentre il sabato e la domenica è aperto al pubblico.

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