2) Gas disciolti in un litro di acqua
     I principali gas disciolti sono ossigeno (O), azoto (N) ed anidride carbonica (CO2), i quali variano a seconda delle condizioni ambientali. È bene precisare che per acqua naturale non s'intende acqua non gassata, ma tutta l'acqua così come sgorga dalla sorgente, la quale, quindi, può anche essere effervescente naturale; l'acqua invece diventa "addizionata" quando viene aggiunto un certo quantitativo variabile di anidride carbonica. La differenza tra le due è più che altro dettata dal gusto personale; è chiaro che le acque gassate dissetano maggiormente e svolgono una leggera attività batteriostatica. L' unica controindicazione al suo utilizzo, riguarda quelle persone che soffrono di acidità di stomaco, gastrite e ulcera, poiché stimola la secrezione gastrica e la motilità dello stomaco. Infine possono causare gonfiore addominale nelle persone predisposte a fermentazione intestinale.
         3) Sostanze disciolte in un litro di acqua
     Le sostanze disciolte in un litro di acqua sono gli ioni ed in base alla quantità ed alla tipologia in essa presente, può essere definita:
- bicarbonata, dove lo ione bicarbonato è > 600 mg/l.
- solfata, con solfati > 200 mg/l.
- clorurata, con cloruro > 200 mg/l.
- calcica, con calcio > 150 mg/l.
- magnesiaca, con magnesio > 50 mg/l.
- fluorata, con fluoro > 1 mg/l.
- ferruginosa, con ferro > 1 mg/l.
- sodica, con sodio > 200 mg/l.
     Le acque bicarbonate accelerano lo svuotamento gastrico se bevute durante i pasti, se bevute a digiuno, invece, tamponano l' acidità gastrica. Sono inoltre indicate a chi pratica sport, poiché il bicarbonato ed il calcio sono in grado di neutralizzare le scorie del metabolismo muscolare, il cosiddetto acido lattico.
     Le acque solfate sono lievemente lassative e sono quindi consigliate a chi soffre di colite spastica con alternanza di stipsi e diarrea; esercitano inoltre un effetto rilassante sulla muscolatura biliare.
     Le acque clorurate hanno un'azione equilibratrice dell' intestino, delle vie biliari e del fegato.
     Le prime hanno un minor contenuto di sali minerali e quindi vengono rapidamente assorbite per via gastrica, determinando un rapido aumento della diuresi che favorisce l'eliminazione dell'acido urico e facilitando l'eliminazione dei prodotti di rifiuto del metabolismo. Le acque oligominerali, che rappresentano il 56% delle acque in commercio, sono invece caratterizzate oltre che da una ridotta concentrazione di sali minerali, dalla presenza in tracce di metalli pesanti, oligoelementi e da quantità variabili di gas disciolti. Oltre a favorire la diuresi, esse sono molto utili nella prevenzione della calcolosi renale. Infine, le acque ricche di sali minerali, sono le cosiddette acque medicamentose, il cui utilizzo per scopo terapeutico andrebbe fatto sotto il controllo medico al fine di evitare effetti indesiderati, quali calcolosi ed azioni purgative.

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