Riflettendoci bene però: è proprio indispensabile questa certificazione per trovare lavoro? A porre fine a questi annosi quesiti ci ha pensato il TAR Lazio, con una sentenza (5632/04 del 14/06/2004) che, a seguito di ricorso giudiziario opposto da una scuola di formazione professionale contro il Ministero dell'Innovazione, ha finalmente stabilito che la Patente Europea per il computer è soltanto un marchio pubblicitario fortemente sensibilizzato in Italia, ma non uno strumento di lavoro obbligatorio per i giovani alla ricerca di un impiego in campo informatico. La sentenza ha, senza ombra di dubbio, chiarito le idee di quanti pensavano di trovarsi di fronte all'ennesimo pezzo di carta per trovare lavoro. Peccato però che la polemica sia stata scatenata anche su di un progetto, a nostro avviso, molto bello, il quale, denominato "Vola con internet", è rivolto a tutti coloro che sono nati nel 1987. Esso prevede un bonus statale di Euro 175 (finalizzati all'acquisto di un PC connesso ad internet) e, dietro l'attivazione di una skill card inviata dal Ministero direttamente a casa del costo di Euro 18, i ragazzi possono conseguire la certificazione ECDL. Indubbiamente, a queste giovani menti assetate di sapere, un corso così completo non può certo fare male e poi, vogliamo metterne il costo? Euro 18 contro le centinaia che ti chiedono certe famose università per imparare le medesime cose. Sta di fatto che questa parte di progetto è ora bloccata, mentre è ancora in vigore il bonus statale per l'acquisto del PC. Inoltre, il Ministero è ora obbligato a bandire concorsi pubblici per l'appalto dei corsi fra tutte le scuole professionali interessate, con conseguente aumento dei prezzi.
Un dubbio sorge spontaneo: perché si è fatto tanto chiasso intorno a questa iniziativa, scomodando anche il Tribunale Regionale del Lazio, ed a questo specifico corso mentre nessuno commenta le costosissime serie di lezioni universitare del tutto simili agli altri tranne che nel prezzo e nell'attestato finale? E poi, si doveva proprio scomodare tutta questa gente per capire che questa certificazione è né più né meno dissimile da qualsiasi altro corso di specializzazione? Non basterebbe sensibilizzare le aziende che selezionano il personale ad analizzare le persone nelle loro capacità senza dover sempre porre l'accento sui titoli di studio che un singolo ha all'attivo? Forse in questo modo ci sarebbero meno persone "scolasticamente qualificate" ma, certamente, più individui realmente preparati.