Il riso è un alimento dalle origini antichissime, molto usato soprattutto dalle popolazioni orientali ma che, negli ultimi anni, viene sempre più consumato anche da quelle occidentali. I motivi di questa sua riscoperta sono molteplici; anzitutto è un cereale ricco di carboidrati complessi e privo di grassi e rappresenta una buona fonte di proteine vegetali, fibra alimentare, sali minerali e vitamine. Proprio per queste sue caratteristiche è considerato un alimento ad azione protettiva nei confronti dei tumori. Inoltre, il riso è molto ben tollerato anche da chi ha difficoltà digestive, poiché, grazie alla presenza di amilopectina (uno zucchero complesso), l'amido in esso presente viene digerito in fretta, si stima mediamente un'ora in meno rispetto alla pasta, fornendo quindi energia all'organismo in tempi brevi. Inoltre questo alimento non contiene glutine, una sostanza presente invece nel frumento e quindi nella pasta e che può causare allergie e intolleranze, ed ha anche il pregio di contenere poco sodio e di aiutare a controllare il colesterolo. L'unica limitazione al consumo riguarda coloro che hanno problemi di stipsi, poiché questo alimento ha un effetto astringente; quest'ultima conseguenza, tuttavia, risulta essere benefica per chi soffre di colite.
L'aumento del consumo di riso a livello mondiale è dovuto inoltre ai suoi innumerevoli mis-en-place in cucina, in quanto può essere cucinato in moltissimi modi diversi per molteplici ricette, dai risotti, al riso bollito o al vapore (consumato al naturale o con olio o burro), dal riso in brodo a quello con il sugo. Ad ognuno non resta che l'imbarazzo della scelta di come poterlo consumare.
Il riso è stato molto rivalutato dalle società occidentali, sempre alle prese con il problema del sovrappeso e delle conseguenze che questo comporta alla salute, poiché è un alimento che aiuta a restare in linea, riempiendo subito lo stomaco, dando un senso di sazietà. Quest'ultimo effetto avviene sia perché deve essere masticato a lungo, sia perché, durante la fase di cottura, assorbe molta acqua, tanto da raddoppiare (nel caso di risi orientali, come il Patna e il Basmati) o addirittura triplicare il suo volume (come nel caso dei risi italiani, come il
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