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PILLOLE DI PROBLEMI PER NOI…
                                              di Graziano Paolo Vavassori - Direttore Responsabile

     Se non siamo ricchi, se non giochiamo in Borsa sulla piattaforma americana, una pillola piccina per noi.
     Wall Street, 23 aprile 2013
     In un tweet la Borsa perde 150 punti, qualcosa come 135 milioni di dollari, in un… attimo, e tutto per un tweet inviato dall’Associated Press, agenzia di stampa americana, nel quale si annunciava l’esplosione di due ordigni alla Casa Bianca. Peccato che il tweet era falso… una questione di Account e Password di Twitter violati.
     Nell’editoriale del mese scorso, facevo cenno all’utilità di Facebook ed affini se non sai chi veramente c’è dall’altra parte a risponderti. Ora, mi rendo conto che vi possono addirittura essere dei danni a causa del “…ma sei veramente tu che mi scrivi?”
     Siccome siamo italiani e viviamo in Italia e lavoriamo in Italia, un pillolone difficile da digerire. C’è chi proprio non riesce ad ingoiarlo…
     Nel momento in cui sto scrivendo ancora non so come la Cassazione sentenzierà nei confronti di Silvio Berlusconi, potrei benissimo, prima della pubblicazione, aggiornare l’articolo, ma non mi interessano le sue vicende personali. Desidero solo ringraziarlo del favore che ci fa, a tutti noi italiani, in quanto ci fa il “favore” di non vendicarsi su di noi se lo condanneranno. Ma siamo matti? Ma davvero siamo giunti a questi livelli? Che cosa vuole dire che se non lo condannano lui non “staccherà la spina al Governo”,diversamente… me che diavolo c’entrano le sue questioni personali con il Governo, con gli italiani. Una frase del genere non solo non va nemmeno pronunciata, non è concepibile “il fatto”!
     Fermare il lavoro del Governo per due giorni in attesa di… così i legali di Berlusconi hanno il tempo di visionare le carte giudiziarie per affrontare la sentenza… ma… sessantacinque milioni di italiani devono attendere per le questioni, nemmeno parlamentari, di un uomo solo!?! Ma quel che è peggio è che lo hanno fatto sul serio, con il benestare del Partito Democratico, è assurdo! Tutti hanno detto sì!!! Ma questi, si rendono conto che ogni giorno ci sono centinaia di persone che perdono il lavoro? Ma lo sanno che non c’è tempo da perdere, nemmeno un solo giorno, in quanto ogni giorno chiudono decine di aziende? Un giorno più o meno, per noi gente comune, fa la differenza tra pagare una rata del mutuo o non fare in tempo e ritrovarsi senza una propria dimora. Ma non si rendono conto che ci sono famiglie che da un giorno all’altro si ritrovano senza reddito, ma che cavolo, senza soldi come mangi? Come mangi!
     Passiamo agli immigrati. Ce la facciamo a fare un discorso scevro di razzismo?
     L’Europa ci diceva che non potevamo respingere i barconi pieni di immigrati disperati che sognano una vita migliore nel nostro Paese, è una questione di diritti umani inviolabili. Tuttavia, che non oltrepassino i confini per venire da noi. Infatti, se entri in Francia, in Svizzera, in Germania… insomma, un po’ tutti ti rimandano a casa perché sei clandestino. Ci sono delle leggi che ogni nazione ha appositamente approvato per questo scopo. Tuttavia, non c’è qualcosa di stonato in questo ragionamento? A me verrebbe da dire che… non è giusto né equo.
     Ora anche il resto d’Europa è obbligato a comportarsi come facciamo noi, accogliere un clandestino, identificarlo e poi “smistarlo”, sì, ma per dove? Allora, ci sta bene che per i diritti umani si debba “accogliere”, ma poi tutto deve tornare come prima. In che senso?! Non sta a me dirlo né farlo, non me lo posso permettere anche solo deontologicamente, valutiamo solo i fatti, solamente i fatti.
     Qualcuno sostiene che dobbiamo accoglierli (ho sentito persino la parola “agevolarli”) e collocarli nel nostro Paese, in quanto hanno anche loro il diritto di… ma ci mancherebbe, non è sbagliato pensarlo. Se un bicchiere è pieno d’acqua, però, nessuno è così… da poterne mettercene dell’altra, puoi anche pensarlo, ma non ci starà mai. Ora, se, come dicevamo prima, i disoccupati sono in crescita, ogni sacrosanto giorno, insomma, non c’è lavoro per noi, mi spiegate, con tutta la buona volontà e le buone intenzioni, come si fa a trovare qualcosa da far fare anche a questi immigrati clandestini in attesa di essere regolarizzati? Ma che cosa gli facciamo fare a questa gente?
     Il problema è veramente elementare nella sua soluzione: se c’è da fare per tutti, ma che problema c’è a collocare anche loro, ma se non c’è posto per noi come per loro, nemmeno la possibilità di questionare sul “perché prima noi e poi loro” perde senso, anche se mi sembrerebbe logico collocare prima un italiano nel proprio Paese che uno straniero. Gli italiani che si sono collocati all’estero europeo lo hanno potuto fare semplicemente in quanto il posto era libero, molto, molto semplice.
     Nessuno vuole negare le cure sanitarie necessarie ad un immigrato, anche se clandestino. Perché tuttavia lui non deve pagare? Ma sì…, ci può stare, non ha un reddito poveretto, ma perché una famiglia italiana senza reddito, che è dimostrabile fiscalmente, tanto più, deve pagare? Peggio, deve attendere mesi, addirittura anni per poter fare una visita medica, a meno che di prenotarla privatamente, certo, perché l’immigrato ha la priorità, la sua richiesta viene immediatamente processata e l’appuntamento viene fissato, per lo più, se non il giorno dopo, quello successivo.
     Perché i figli di immigrati clandestini devono essere paragonati alla stregua dei nostri? Se i genitori non sono venuti in Italia regolarmente i loro figli non possono essere regolari, sono figli di clandestini; essere clandestini è un reato per la legge italiana. I clandestini vanno espulsi. Invece sono intoccabili ed hanno persino non poco importanti privilegi su di noi. Non c’è qualcosa che non va?
     “dai, andiamo in Italia che se facciamo un figlio non ci caccia più nessuno da là…”, è furbo, è logico, come biasimarli?

 

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