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QUANTE MENZOGNE INTORNO A NOI…
                                              di Graziano Paolo Vavassori - Direttore Responsabile

     Le bugie migliori sono le “mezze verità”, come canta Fiorella Mannoia in una delle sue bellissime canzoni/poesie. Più potenti ancora sono le idee. L’idea è come un virus, se un’idea ti piace e “la fai tua”, la diffondi come se fosse un raffreddore.
     Sovente crediamo alle idee tanto più se queste rappresentano un nostro desiderio. Due casi eclatanti li abbiamo nella politica, ad opera di Berlusconi e Bossi, ma prima di parlare di loro preferisco fare un esempio più popolare, più alla portata di tutti: i polli.
     Nel mese di febbraio del 2012 abbiamo pubblicato un articolo riguardante la direttiva UE 74/1999, la quale prevede che dal primo gennaio 2012 le galline non possano più essere allevate in batteria, cioè stipate in una strettissima gabbia. La tipica frase pronunciata dagli allevatori “polli allevati a terra” per distinguersi dagli altri… aveva senso prima dell’entrata in vigore della direttiva europea; oggi no, in quanto più nessuno può allevare polli nel vecchio sistema, sia per le ovaiole quanto per gli allevamenti di carne. Allora perché tutt’oggi si sente questa frase negli spot pubblicitari? Semplice, è una mezza verità.
     Tutto parte da voi: se vi importa nulla di come vengono allevate le galline “amici come prima”; se, invece, non volete alimentare questo mercato che si nutre della sofferenza dei polli così come siete sensibili alla dicitura in fondo alle e-mail “non stampare questo messaggio se non è strettamente necessario”, allora dovete sapere che la gallina allevata a terra genera nell’immaginario del telespettatore l’idea che sguazzi libera nel prato mangiando l’erba. Nulla di più falso! Le galline allevate a terra sono stipate tutte insieme in un capannone e sono in una quantità tale che lo spazio per ognuna non è dissimile da quello della gabbia, senza contare che si nutrono di mangime e di steroidi, esattamente come in batteria. L’unica differenza è che il pollo se ne può andare a spasso per il capannone calpestando i suoi consorti, sempre che lui stesso non venga pestato da altri.
     Ora lo sapete! Ma passiamo alla politica…
     Da qualche decennio la Lega Nord campa sull’idea di un Nord libero, la famosa secessione, un’Italia divisa in due o tre parti, non importa, l’importante è che il Nord sia un’entità separata ed autonoma. Questa scissione, così come la vorrebbe la Lega, è pura utopia, è un qualcosa di impraticabile costituzionalmente, se non a livello economico, così com’è già accaduto con il federalismo fiscale. A proposito, il risultato di questa “grande riforma” ce lo abbiamo tutti sotto gli occhi: i Comuni non hanno più soldi, le tasse locali sono aumentate ed i servizi sociali “via”, tagliati.
     Prima della crisi ad opera dei furbetti, che ha portato la Lega sotto al 5% dall’8 che aveva prima, questa menzogna, credibile per i leghisti in quanto desiderio, poteva anche reggere, perché la Lega Nord era al governo insieme alla vecchia Forza Italia. Quella coalizione, tuttavia, non durò a lungo, ma c’è stato un secondo tentativo, conclusosi di recente con lo scioglimento della maggioranza al fine di lasciare spazio al governo tecnico Monti. Anche in questo caso la secessione non si è potuta fare. E adesso? Adesso che la Lega non ha nemmeno il 5% delle preferenze e che vuole andare avanti da sola, come si può credere ancora alla barzelletta del Nord libero?
     Un’altra menzogna… un altro desiderio che ci porta a credere alla falsità… È l’Italia che va bene da parte di Berlusconi. Il riferimento è all’ultima legislatura politica; si è trattato di pochi mesi e l’Italia si sarebbe svegliata scoprendo di non avere più i soldi per pagare gli stipendi agli statali, eppure, ascoltando le parole di Berlusconi l’ultimo giorno da presidente del Consiglio si apprende che l’Italia era in ottime condizioni finanziarie.
     Il Governo Berlusconi non ha aumentato le tasse se non in misura molto lieve; alcune imposte, come la vecchia ICI, sono state addirittura eliminate. Raccontare agli italiani che il Paese è in ottima forma è stata una menzogna molto credibile. La domanda è: prima o poi sarebbe crollato tutto, è una certezza, ma dove diavolo sarebbe voluto arrivare Berlusconi? Per quanto ancora sarebbe andato avanti a mettere l’immondizia sotto al tappeto? Credo che non lo sapremo mai, ma le sue falsità hanno retto bene, perché eravamo tutti felici dell’Italia in ottima forma e della prospettiva della diminuzione delle tasse. Oggi la stiamo pagando cara!

 

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