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NON PUOI ESSERE BRAVO SE SEI BRUTTO
                                              di Graziano Paolo Vavassori - Direttore Responsabile

     Una volta un artista raggiungeva il successo perché era bravo. Un cantante, se non aveva una bella voce ed era stonato, poteva scordarsi un futuro nel mondo della musica, poi, piano piano tutto cambiato. È colpa nostra.
     Le Masse hanno fatto intendere che un bel cantante o una cantante avvenente, poteva comunque vendere dischi e fare soldi, grazie all’aiuto della tecnologia, la quale, effettivamente, permette tante di quelle correzioni che anche uno stonato può apparire un bravo cantante. Chiaramente, durante i concerti dal vivo emerge il fattaccio, con buona pace di pochi fans che, delusi, smettono di venerarlo. Ad ogni modo, la maggior parte resta fan, fortunatamente per loro.
     Oggi, se sei un “figo” o una “bella gnocca” hai già fatto oltre la metà del lavoro; poi devi avere le conoscenze giuste e se canti bene… alla grande. Meglio poi affiancare al disco un bel video soprattutto improntato al sesso.
     Ci sono voci straordinarie che escono da corpi goffi, grassi, con visi poco o per nulla avvenenti; per loro le porte sono chiuse, da subito. Non siamo negli anni cinquanta: allora si sceglieva per la voce, non per l’aspetto esteriore o per l’originalità dell’abbigliamento. Eppure il 2009 sembra aver portato con sé un radicale cambiamento nelle Masse. Il seme di questo evento senza precedenti ha anche un nome: Susan Boyle. Ha una voce straordinaria, è bravissima. Grazie ai suoi autori ha realizzato un bel CD, piace, piace alle Masse che si strappano le vesti per lei, ma non per il suo aspetto, per la sua voce. Volendole fare un complimento ci limitiamo a dire che non è una donna piacente, ma non importa, è così che deve essere. Un artista deve essere valutato per quello che è, per ciò che sa fare, non per come appare.
     È forse una sorta di cambiamento epocale nel mondo della musica? La Massa ha fatto un salto di qualità? Oggi i “pecoroni” sono forse più intelligenti? Nient’affatto! È ancora peggio. La Massa stravede per Susan Boyle effettivamente per le sue capacità canore aggiungendo, tuttavia, una buona dose di stupore… sorpresa… “è sorprendente come possa uscire una così bella voce da una donna così brutta…” Questa è solo una delle frasi ricorrenti che si sentono pronunciare dai colleghi alla macchinetta del caffè o che si possono leggere dalle pagine dei vari social network. La situazione è, appunto, più grave. Dietro a questo ragionamento c’è un dannatissimo pregiudizio che distacca dalla realtà il soggetto che ne è affetto.
     Che cosa hanno in comune l’aspetto fisico e le capacità canore? Nulla! Tutto questo è drammatico, in quanto si venerano dei personaggi non veri o, meglio, degli imbroglioni. La Massa stessa si lascia ingannare, parzialmente consapevole, e ne è persino felice. D’altronde il successo dei reality (in italiano “realtà”) dimostra come la finzione piaccia ben di più della realtà.
     Il ballo non è da meno. Quando è stata l’ultima volta che avete visto qualcuno ballare veramente bene in televisione? Ad eccezione delle trasmissioni ad hoc naturalmente, realizzate appositamente. Non mi direte che le “veline” di “Striscia la notizia” sanno ballare… e così in tutte le trasmissioni, dai quiz ai programmi comici. Le scelgono belle, possibilmente prosperose, magari anche un po’ … (ci siamo capiti) e poi, figuriamoci, se non sanno ballare ci pensa la coreografa, basta agitare a tempo le mani, qualche salto di qua e di là ed il gioco è fatto. Altro che i voli mozzafiato della Carrà o della Cuccarini, se si vuole vedere un vero balletto ci rimane solamente il teatro.
     Peccato, qualcuno sentiva già un profumo di cambiamento, invece il fondo del pozzo si è allargato per farci stare tutti gli altri.

 

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