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BERGAMO A MISURA DI BICICLETTA... OBBIETTIVO LONTANO
                                              di Graziano Paolo Vavassori - Direttore Responsabile

     “Botte piena e moglie ubriaca”? Non è possibile, tuttavia i bergamaschi ancora credono di poterlo fare. Il mese scorso parlavo del coraggio dell’amministrazione cittadina nell’ipotizzare un’espansione edilizia del centro per diminuire i pendolari che si recano a Bergamo per lavorare: “sono già lì!” Ora torno ancora più indietro nel tempo, a quando il sindaco Bruni dichiarò che avrebbe reso la nostra città a misura di bicicletta. Ne parlammo l’anno scorso in due occasioni: Settembre 2007 e Novembre 2007. Oggi la situazione non sembra migliorata, basta leggere alcuni forum popolari nostrani per accorgersi che anche i ragazzini, i quali hanno solo la loro bicicletta come mezzo per conquistare la propria autonomia, si lamentano. Nel frattempo, Stezzano, a due passi da Bergamo, si merita la Palma d’Oro per essere il paese più a misura di bicicletta… come dire che basta avere il più elevato chilometraggio di piste ciclabili per scalare la classifica. Invece, si deve valutare come e dove sono fatte e quale servizio offrono in termini collegamento fra luoghi importanti, frequentati. Il sindaco di Stezzano, Stefano Oberti, in quest’ottica non ha dubbi sul fatto di aver centrato l’obbiettivo.
     Anche il presidente della A.Ri.Bi. (Associazione per il Rilancio della Bicicletta, aderente alla F.I.A.B. onlus, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, www.aribi.it), Gabriella Radici, si è scomodata per sostenere che Bergamo è ben lontana dall’essere una città a misura di ciclista, per quanto, la nuova pavimentazione di viale Roma, realizzata per il campionato italiano di ciclismo, agevoli molto l’uso della due ruote più antica del mondo.
     Detto così sembra quasi che l’asfaltatura di viale Roma sia definitiva… non dovrebbe esserlo, non lo è se analizziamo le motivazioni espresse dalla maggioranza di Palafrizzoni nel giustificare l’approntamento di quest’opera, ma sembra che finirà come Piazza della Cittadella, con una orribile e dissestata asfaltatura provvisoria da 10 anni. I presupposti vi sono: lo strato di gomma interposto fra i lastroni storici e l’asfalto serve per ripristinare all’origine la strada, ma… non si sa quando questo accadrà. Personalmente è una di quelle rare volte in cui sono d’accordo con Marcello Saponaro, consigliere regionale dei Verdi, pur definendomi un ambientalista.
     Insomma, i bergamaschi vogliono potersi muovere in bicicletta senza disagi, vogliono poter andare in centro con l’auto senza fare code e parcheggiare di fronte al negozio in cui desiderano fare shopping, vogliono parcheggi disponibili e mezzi pubblici efficienti e puntuali, vogliono andare in Città Alta e parcheggiare per fare una passeggiata e non vogliono nuove strutture abitative… non è un po’ troppo?

 

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