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COME SARÀ IL FUTURO?
                                              di Graziano Paolo Vavassori - Direttore Responsabile

     Come sarà il futuro? È un po' ciò che ci si chiede ogni volta che si festeggia l'anno nuovo e, come ogni anno, sono qui anch'io a cercare di ragionare e capire che cosa accadrà nelle prossime cinquantadue settimane. Non mi riferisco a questo mensile, come sovente accade nelle altre testate, nelle quali il direttore racconta delle novità introdotte all'inizio dell'anno e di che cosa si andrà a sviluppare. Ho preferito scrivere in merito un articolo a parte che trovate nelle news.
     Fondamentalmente non credo che a molti di voi importi delle sorti di Infobergamo.it. Se da domani non ci dovessimo essere più, non avreste problemi a trovare un'altra fonte di notizie. Appunto, cosciente di questo, la mia gratitudine per il fatto che ci leggete ogni mese è immensa ed uno stimolo supplementare a fare sempre meglio. Piuttosto, mi interessa e vi riguarda della vita, sotto vari aspetti.
     Iniziamo con ciò che ci è più caro, spero dopo l'amore: il portafoglio. Partendo dalla radiografia politica che l'Avvocato Piromalli ha fatto dell'Italia e descritta nel suo articolo di questo mese in "Fuori Borgo", si evince che oggi l'economia nazionale è come quella di dieci o venti anni fa, solo che allora era tutto ben camuffato e sembrava che il denaro fosse inesauribile. Quindi oggi siamo messi male come allora, ma il vaso di Pandora è scoperchiato e, come nella realtà di questa metafora, le conseguenze non sono già esaurite, siamo solo all'inizio.
     Come per le radiazioni di una esplosione nucleare, alcuni muoiono subito per l'elevato dosaggio, altri moriranno molti anni dopo ed i loro figli anche. Durante la legislatura berlusconiana, una tendenza al miglioramento c'è stata. Magari soprattutto in favore degli anziani e delle imprese, ma vi ricordo che se le imprese guadagnano bene assumono del personale e si allargano. Con il Governo Prodi, la tendenza è al ribasso. Indovinate che cosa fa un'impresa se paga più tasse? Guadagna in ugual modo risparmiando sui costi a scapito della qualità del prodotto, oppure, come per la maggior parte, risparmia sul personale non assumendo o, addirittura, licenziando.
     Noi siamo furbi, tuttavia, oppure non abbiamo scelta: risparmiamo. Il problema è che diminuendo gli acquisti rallenta anche la produzione, così le imprese si comportano come sopra, come un cane che si morde la coda, un vortice di declino infinito. Fra i commercianti è già "allarme rosso". La gente non compra più o acquista poco. In merito alle feste natalizie, ritarda il regalo attendendo i saldi. Per quanto riguarda i cenoni di Natale e Capodanno, c'è stata una forte contrazione delle richieste. "Il popolo italiano", recita il TG5, "ha preferito rimanere a casa per il cenone natalizio". Cavolo!!! Ci credo, i ristoranti ti chiedono da 120,00 € a testa in su per cenare, solo per quella sera. Il giorno prima o quello dopo anche meno della metà! Costa meno un pranzo nuziale! Non ho capito, ci credono dei fessi? Non è che siamo noi a doverci adeguare alle loro tariffe che ogni anno crescono, in un cartello nazionale comune di tacito accordo, sono loro che devono convincerci ad uscire di casa. Infatti, tutti i ristoratori si sono lamentati per il calo delle prenotazioni.
     Purtroppo non possiamo sfuggire completamente agli aumenti. Ditemi che non credete che l'attuale Governo abbia aumentato le tasse e che esse siano superiori in assoluto alle precedenti legislature! Se sì, significa che non avete letto la vostra busta paga o che non la sapete leggere. In verità, coloro che hanno eletto questo Governo sanno benissimo che è così, ma sono troppo orgogliosi per ammettere di avere sbagliato. La medesima affermazione invece non la rivolgo agli imprenditori, perchè conosco già la loro risposta all'unisono: no.
     Se osserviamo il settore automobilistico, sembra che l'Italia sia in fermento. Anche nel 2007, dopo il 2006, abbiamo stabilito un nuovo record di auto immatricolate: quasi 2.500.000. Sembra, tuttavia, perchè in realtà il mercato è "dopato" dagli incentivi statali, che proseguono, in misura minore, anche nel 2008. Quanto durerà la scusa delle auto ecologiche? Inoltre, prima o poi si esaurirà la gente che si può permettere di cambiare l'auto.
     Più ecologia, più risparmio, sono "leit motiv" che non fanno una grinza, ma, come dice giustamente Mauro Tedeschini, D.R. di Quattroruote, se iniziamo seriamente ad acquistare auto ibride o elettriche, diciamo realisticamente dal 2009, che cosa accadrà allo Stato che si vedrà diminuire le entrate provenienti dai carburanti, la sua fonte più importante di reddito? Aumentando, tanto più, i consumi di energia elettrica, come conseguenza della ricarica degli accumulatori dei veicoli ecologici, che cosa accadrà al nostro paese che ha scelto di non costruire centrali elettriche nucleari? Verranno sicuramente inventate nuove scuse per nuove tasse sull'ecologico, perchè non abbastanza ecologico... Verrà acquistata altra elettricità dai paesi vicini, ovviamente a caro prezzo, che si ripercoterà sulla nostra bolletta della luce. Vi rendete conto che ogni tre mesi gas e luce aumentano mediamente del 2/2,5%? A fine anno siamo intorno all'8%.
     Magari avessimo l'8 % di interesse creditore sul nostro conto corrente... Una volta il costo dei mutui era alto, ma anche l'interesse sui BOT e quello del c/c. Oggi i mutui sono tornati costosi, i BOT rendono la metà ed il c/c praticamente nulla. La concorrenza fra le banche è ormai finita, la rivoluzionaria introduzione del costo fisso annuale del c/c, dopo aver condotto masse di correntisti a scegliere tale formula, si è trasformata in una trappola che ogni anno aumenta, sempre sotto l'egemonia del cartello bancario con la partecipazione attiva dei politici "rossi".
     Ricapitolando, ci ritroviamo tutti più poveri, i prodotti, gli alimenti ed il carburante per primi, sono sempre più cari e non ne possiamo fare a meno, nonché la nostra incolumità è sempre più a rischio. Ormai non possiamo uscire di casa e passeggiare nelle ore notturne, le donne non possono liberamente muoversi in una città come Milano e forse nemmeno a Bergamo, nemmeno di giorno, come si deduce dagli ultimi avvenimenti che hanno visto delle giovani, e non, stuprate in pieno giorno, senza che nessuno abbia visto o sentito nulla (così si dice per paura).
     Sembra retorico, ma l’unica fonte di salvezza resta un nuovo Governo, nuovo veramente, con nuovi elementi, giovani, come all’estero. Siamo stanchi di vedere i soliti noti che promettono e non mantengono, mentre affondano l’Italia e, mentre lo fanno, loro guadagnano sempre più soldi e sono sempre gli ultimi a perderci.
     Ancora una volta mi ritrovo a dispensare consigli, ma non lo faccio per ego personale, vi giuro che funziona e potete stare meglio: selezionate i beni di prima necessità e rinunciate agli altri inutili accessori che il consumismo ci propina come indispensabili. La TV al plasma non vi dà da mangiare se lo stipendio non vi basta e, come molti altri, non ha un valore come usato. Basta con i finanziamenti, soprattutto per acquistare prodotti elettronici. Cerchiamo di resistere ancora qualche anno, facendo dei sacrifici e cercando di mettere via dei soldi, se possibile, ho fiducia che vi sarà una inversione di tendenza e che l’Italia possa tornare ad avere tasse più eque e che i giovani, per merito della voglia di rinnovamento delle aziende, possano trovare lavoro. Solo in questo modo i consumi riprenderanno e le famiglie usciranno dalla povertà.
     Nonostante tutte queste brutte notizie vi auguro un buon 2008 e vi prometto che per febbraio parlerò solo di buone notizie.

 

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