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BERGAMO: OPERE E MONUMENTI MERAVIGLIOSI
                                              di Graziano Paolo Vavassori - Direttore Responsabile

     Noi bergamaschi siamo veramente molto fortunati, ma non tutti lo sanno o se lo ricordano. Ho trascorso le mie vacanze in Francia, precisamente in Provenza, per “fare il turista”. Amo visitare, scoprire luoghi nuovi, ma, prevedibilmente, oltre a certe attrazioni personalmente ricercate, mi sono recato anche nei siti per così dire scontati, come il Pont du Gard e il Palazzo dei Papi, nella città di Avignone. La sorpresa è stata che si trattava di visite molto più costose di altre costruzioni storiche, ma non necessariamente migliori. Pagare 12 euro per attraversare il Pont du Gard è un furto. Assurdo è poi giustificare il prezzo con una visita al relativo museo, piccolissimo. Se il biglietto costasse 5 euro e fosse solo per il ponte, ci sarebbe stata una coda chilometrica. Mi sono sentito preso in giro ancor di più durante la visita al Palazzo dei Papi: una sequenza di stanze assolutamente vuote. Credetemi, io non sono quel tipico italiano che ama poter dire “sono stato là”; nella mia carriera turistica ho incontrato migliaia di italiani che vedevano un luogo in 5 minuti, ovvero passavano velocemente nelle varie stanze, buttando un occhio un po’ dappertutto, leggendo nulla (ci vuole troppo tempo) e poi via, avanti un altro, qui ci sono stato… Io leggo, mi informo, osservo, e se posso fotografo; vivo con calma ed attenzione quanto la storia ci ha lasciato, ma tornando al Palazzo dei Papi, ho veramente pensato che la sua grandezza, la sua fama, sono inversamente proporzionali alla sua bellezza; cosicché il nostro Palazzo della Provincia è notevolmente più affascinante, più bello, più vivibile. Chiaramente non ha la medesima valenza storica e non ha l’estetica di quello di Avignone, ma tra ornamenti, affreschi e mobilio, non c’è paragone.
     Ricordiamocelo cari bergamaschi, sotto al nostro naso abbiamo opere e monumenti meravigliosi e magari, noi, proprio perché ci abitiamo accanto, nemmeno li abbiamo mai visitati, come invece fanno i turisti di tutto il mondo.
     Concludo chiarendo che, proprio in merito ai nostri monumenti, la rubrica “Turismo” non è stata dimenticata, per quando da molto non si è arricchita di altri articoli e fotografie, solo che siamo volontari e non siamo abbastanza numerosi per fare tutto, quindi dobbiamo lasciare spazio alle priorità giornalistiche, ma il mio obiettivo rimane quello di avere in questa rubrica tutti i monumenti della nostra amata città. Tutti, certamente; ci vorranno anni, ma li tratteremo tutti. Anziché parlare poco di ognuno e subito, abbiamo preferito parlare bene di ognuno e piano piano, uno per volta, trattarli tutti.

 

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