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IL CUORE BERGAMASCO PIANGE
                                              di Graziano Paolo Vavassori - Direttore Responsabile

     Quando io e Francesca prepariamo una inchiesta è perché siamo caduti in un argomento che ci ha colpito particolarmente e sentiamo la necessità di approfondirlo. Sarò sincero: in molte occasioni, a conclusione dell'articolo, mi sono sentito insoddisfatto, mi è mancato “il lieto fine”. Fosse per nostra incapacità giornalistica mi consolerei, ma sovente non esiste una buona conclusione, solo tanta gente combattiva che persegue la verità e che cerca di portare a termine il proprio lavoro.
     Oggi non è tanto diverso da ieri o dall'altro ieri, o dall'estate scorsa, quando ci siamo occupati della moria dei pesci nel fiume Serio e siamo inciampati nel problema irrisolto e difficilmente estinguibile dell'inquinamento delle acque. Con l'arresto di Maurizio Trupiano, consigliere nazionale di Legambiente, un nuovo colpo al cuore bergamasco fa soffrire tutti. Non spetta certo a noi giudicarlo, ma sembra sia stato colto con “le mani nella marmellata” dopo la denuncia alle forze dell'ordine della ditta Gtm di Ghisalba, stanca di essere ricattata da Trupiano, stanca di erogare mazzette per il suo silenzio. Per inciso, tutto ha avuto inizio dalla Gtm, con il superamento della soglia di quantità di rifiuti da smaltire di ben cinque volte, ma è proseguito con la compiacenza di Trupiano. Sconvolti i colleghi del neoarrestato: Marcello Saponaro e Giorgio Myallonier; combattevano fianco a fianco per fare rispettare le regole. Trupiano stesso era sempre in prima linea per difendere le idee di Legambiente, le quali, sembrerebbe, abbiano tutt'al più un prezzo: 50.000,00 €. Se persino coloro che sono in cima alla catena della vigilanza sul rispetto delle “sacrosante” regole, vedi Legambiente ma anche le vicende di Calciopoli, che riempiranno i giornali ancora a lungo, sono corruttibili, come possiamo pretendere, non dico di migliorare, ma almeno di mantenere inalterata la natura?
     Proprio qui risiede il punto cardine della questione che fa capo, nessuno escluso, alla coscienza. Noi, che possiamo solo approfondire gli argomenti e raccontarli, denunciarli, ci crediamo, pensiamo che serva trattare questi temi e nel nostro cuore crediamo ipocritamente di contribuire con un mattoncino alla costruzione di quel muro immaginario che scoraggia i malviventi che vorrebbero oltrepassarlo per eludere le regole, al solo invincibile scopo di accaparrare più soldi. Non si tratta poi solo di inquinamento; la nostra città sta cambiando rapidamente, in peggio purtroppo, come testimonia mensilmente il nostro Avvocato Piromalli nella rubrica “Società e Cultura”, e sembra che le forze dell'ordine non abbiano intenzione di fare più del necessario per mantenere gli equilibri di una società ormai multietnica. Tuttavia l'ammonizione è per l'amministrazione comunale attuale sulla falsa riga di quella precedente, rispettivamente Bruni e Veneziani, sindaci, orgogliosi di esserlo giustamente, ma si sono mai chiesti di chi e di che cosa? Primi cittadini di una magnifica città d'arte ricca di storia e monumenti da proteggere, di una popolazione, il bergamasco, onesto e grande lavoratore che oggi si gode il proprio benessere creato con il sudore, oppure primi cittadini di ghetti multirazziali dove il bergamasco ormai non ci passa più se non in auto, per paura e per disinteresse visto i negozi tipici cinesi, arabi, ecc…, di malfattori che con crescente disinvoltura rapinano, stuprano, spacciano, addirittura si fanno la guerra fra di loro per l'egemonia del territorio, fatti che solo nei vecchi film americani potevamo conoscere, e di nuovo rapinano lo stesso locale, il medesimo bar, anche più volte in un solo mese, tanto il proprietario è impotente, le forze dell'ordine sono troppo poche e le amministrazioni comunali non si sprecano a regolamentare gli extracomunitari, l'importante è che l'ICI venga pagata e che le tasse sui negozi multietnici vengano saldate.
     Lo ricordiamo noi: “sono sindaci di tutti, dei buoni e dei cattivi, solo che i secondi vanno raddrizzati per il bene dei primi.”

 

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