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LA CULTURA? MEGLIO TARDI, CHI LA GUARDA!
                                              di Graziano Paolo Vavassori - Direttore Responsabile

     Ti piace la cultura in TV, allora devi stare sveglio fino alle 23:00! Potrebbe essere uno slogan, ma appare più come una minaccia, in ogni caso è qualcosa che rispecchia la realtà. Un po' come il grande mistero della gallina e dell'uovo, chi è stato a spostare i programmi nel cuore della notte: lo spettatore che accende la televisione più tardi o gli organizzatori che così riescono a sfruttarci fino all'ultimo?
     Ve ne sarete accorti tutti sicuramente. Una volta gli spettacoli in prima serata iniziavano alle 20:30, poi 20:40, poi è nata “Striscia la notizia” e simili, ritardando ulteriormente l'inizio dei films superando le 21:00. Altri esperimenti si sono susseguiti, come i telefilms, mandati in onda in seconda serata. Il test ha funzionato. Se non ci sono serie televisive dai grandi numeri da trasmettere dopo il trio “TG5 – Meteo – Striscia la notizia”, finiscono in seconda serata. L'ultimo esperimento di grande successo è stato quello dei programmi culturali, come “Matrix”, “L'incudine”, “Porta a porta”. Il fatto che mi riferisca soprattutto ai programmi Mediaset non nasce da una tendenza politica, ma semplicemente dal fermento che questa rete TV privata dimostra nell'inventiva, per fare soldi naturalmente, impensabile da realizzarsi nella Rai TV, la quale si basa sul minimo sforzo possibile tanto ci sono i soldi dei contribuenti che arrivano comunque… attraverso il canone.
     Tornando al tema cardine di questo editoriale, vi siete chiesti come mai accade questo? Qualche collega ha scritto che le abitudini della gente sono cambiate. Oggi si torna a casa più tardi dal lavoro, si mangia, ci si lava e ci si mette sul divano non prima delle 22:00. Personalmente ritengo che siano affermazioni errate e facilmente controvertibili, forse espresse secondo la formula che maggiormente sei controcorrente più lettori ottieni. A meno che siamo diventati tutti manager, i nostri orari di lavoro non sono cambiati. Al massimo giungiamo a casa più tardi a causa del traffico che ogni anno cresce proporzionalmente al numero di auto circolanti sul territorio, ma questo ci ha privato del tempo libero che avevamo dopo il lavoro, quello che dedicavamo alla casa aspettando la cena per non dover investire tutto il sabato. Inoltre mi risulta che la massima concentrazione pubblicitaria sia ancora dalle 19:30 alle 21:00 passate, ovvero quando la maggior parte della popolazione cena, guarda il telegiornale ed annessi; “Striscia la notizia” continua ad essere il programma con più audience di qualunque altro. La verità nascosta è che si tratta di semplici ma efficaci giochi commerciali. Posticipando l'orario della fascia di prima serata, le televisioni si sono garantite un'altra mezz'ora di pubblicità a prezzo pieno che prima non avevano.
     Dovete sapere che il costo pubblicitario varia in relazione ai lettori ed alla posizione nelle riviste, all'audience, alla fascia oraria ed al tipo di programma per la televisione. Quindi , potete immaginare quanti milioni di Euro in più guadagnano le TV per questa mezz'ora. Non è tutto; in prima serata ormai non ci sono più grandi films, bensì reality show o programmi spazzatura privi di cultura ma che per essere prodotti costano poco, mentre i films è meglio mandarli in onda sulle reti a pagamento che rendono maggiormente. La maggior parte della gente comunque continuerà a rimanere incollata al televisore nonostante il basso profilo di questi programmi che ci beffano spacciandosi addirittura per programmi veri, quando sono ancora più finti di un film. Con questa tecnica ci hanno obbligato a rimanere svegli fino alle 23:00, ma… poi iniziano i programmi culturali o informativi. Non che siano più veri di quelli precedenti, ma almeno parlano di qualcosa di sensato e che esiste, tuttavia, ragazzi… quanta pubblicità!!! Non si è mai visto un carico pubblicitario così elevato ad un orario tanto tardivo, mai nella storia della televisione è accaduto, eppure, programmi come “Matrix” addirittura hanno più spot di quelli in prima serata.
     Mentre la televisione ora può permettersi di proporre a prezzo pieno la pubblicità fino all'una di notte e la Rai, che una volta vantava il privilegio di offrire programmi senza interruzione, allo stesso modo, noi diventiamo limoni da spremere senza ritegno, senza valore, contiamo così poco che ci rifilano spazzatura in prima serata… la massa ignorante li guarda comunque, magari compiaciuta, il resto si occupa d'altro aspettando la fascia della seconda serata, una volta anche meno tartassata dalla pubblicità, ma nel frattempo lascia la televisione accesa come sottofondo. Nulla di più sbagliato, perché regaliamo audience. L'estremo desiderio degli imprenditori televisivi è quello di avere la gente che accende la TV ma non la guarda, così loro possono far pagare cara la pubblicità e spendere poco per produrre programmi, tanto nessuno li vede. Per un po' di cultura ci si deve privare di ore di sonno e per un bel film si devono pagare Sky o Mediaset Premium. Non sarebbe meglio spegnere la televisione e dedicare più tempo alla nostra famiglia, comunicare di più con essa, giocare con essa, giocare con i nostri figli, perché no, con la Play Station insieme a loro, leggere, dedicare del tempo e carezze al proprio partner come si faceva quando si era fidanzati o meglio ancora fare all'amore più spesso che tanto fa bene al cuore e al corpo?

 

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