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UN GIORNO NON POTREMO PIÙ TRASGREDIRE SULLA STRADA
                                              di Graziano Paolo Vavassori - Direttore Responsabile

     La Nissan Cube è un'auto diciamo un po' particolare, apparentemente controcorrente. A Tokyo rappresenta un vero e proprio boom di vendite, soprattutto fra i giovani, ma questa serie non verrà importata in Europa. Il suo autore, Nakamura, capo design della casa costruttrice, afferma… “io credo che il numero di coloro che cercano un'auto rilassante sia destinato a crescere, per via dei limiti di velocità, del traffico, del caro-petrolio e dell'accresciuta coscienza ecologica.”
     I designer di successo oggi non sono solo dei disegnatori, sono anche e soprattutto degli studiosi del futuro, degli anticipatori delle mode, delle esigenze e degl'usi. Nell'ultimo film di George Lucas, “Star Wars” episodio tre, secondo me c'è molto del nostro futuro. Il mio ragionamento nasce dal fatto che recentemente sono state dichiarate lecite le multe emesse con apparecchi Autovelox anche senza l'immediata constatazione con il fermo del trasgressore. Tutto ciò, sappiamo benissimo, finirà con lo sfociare in tanti apparecchi di misurazione della velocità posizionati nei luoghi più disparati e, soprattutto, non custoditi, tanto… chi può contestare che non c'erano gli agenti quando dopo due mesi ti vedi giungere a casa la multa… salata! Secondo una legge un po' vecchiotta, perdonatemi se non sono andato a vedere il riferimento preciso, gli apparecchi Autovelox necessitano, durante il loro funzionamento, di almeno due agenti. Non credo sia stata abolita, tuttavia allora, ricordo, dopo lo strumento compariva all'orizzonte una seconda pattuglia che dal bordo strada ci invitava a fermarci. Si capiva dal loro sguardo che avevamo superato il limite e che eravamo passati di fronte ad un misuratore, sempre che non l'avessimo visto troppo tardi per rallentare. Se questo non bastasse, stanno proliferando i Fotored, gli apparecchi fotografici che ci immortalano passando con il rosso o con il giallo. In proposito vi regalo un appunto: vi siete mai chiesti come mai i semafori muniti di Fotored hanno il giallo molto breve? Per collezionare più multe scommetto avete pensato; spiacente… se vi avvicinate ad uno di questi semafori alla corretta velocità di 50 Km/h, se scatta il giallo avete il giusto lasso di tempo per fermarvi. Se decidete di passare, accelerando, siete in multa: la fotografia scatta dopo 3 secondi dal giallo. Se sopraggiungete all'incrocio ad alta velocità, invece, non farete in tempo a fermarvi se non con una frenata al limite e se tentate di passare il Fotored “vi fa un clic”. Quindi, non solo viene multato chi non rispetta il semaforo, ma anche chi supera il limite di velocità in prossimità del crocevia. A giudicare dai costi dell'apparecchio, ci sarà presto una sostanziale mania di installazione da parte dei comuni che, diciamocelo chiaramente, hanno bisogno di soldi.
     Raggruppiamo le idee e proiettiamoci nel futuro di “Star Wars”. Con gli Autovelox, i Fotored, prossimamente i Sorpassometri, basta omologare i sensori per la pavimentazione stradale, già perfettamente efficienti e poco costosi, e saremo totalmente monitorati. Quindi non esisterà più la possibilità di essere presi quando si violano le regole stradali, ma la certezza di essere colti in fragrante nel momento in cui mettiamo in cima alle nostre necessità la fretta in auto o in moto. Se, infine, i nostri mezzi verranno muniti di scatole nere, appena introdotte sul mercato dalle assicurazioni, con la scusa di un premio inferiore ci potranno costantemente monitorare via satellite e “beccarci” anche quando ci infiliamo in un senso unico. Quel giorno, avranno nessun senso le auto sportive, non ci sarà la possibilità di correre e, cambiando le abitudini degli automobilisti, compreremo le auto elettriche dato che non ci interesseranno le prestazioni ma la comodità e l'economicità. Da quei mezzi sarà un attimo ritrovarci in vetture tutte uguali che viaggeranno senza pilota su un binario magnetico e ci porteranno a destinazione tramite un chip elettronico, senza che si debba intervenire alla guida se non per la scelta della destinazione. Speriamo per allora di avere altre attività che ci possano regalare delle soddisfazioni equivalenti alla mancanza del piacere di guida… e della libertà di sbagliare.

 

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