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SATANISMO, ESORCISMI E PREGHIERE DI LIBERAZIONE
                                              di Graziano Paolo Vavassori - Direttore Responsabile

     Con oltre 120 iscritti, tra sacerdoti e seminaristi giunti da tutto il mondo, di recente si è tenuto il primo corso intitolato “Satanismo, esorcismi e preghiere di liberazione”, curato da Don Gabriele Nanni ed organizzato dal pontificio Ateneo Regina Apostulorum. Dopo aver letto questo articolo non ho potuto esimermi dall'esprimere un commento al riguardo.
     Ci sono circa 400 esorcisti in tutto il mondo ed una trentina di sette sataniche riconosciute, eppure, scientificamente parlando, ancora non è stato dimostrato né la presenza di Dio, né quella di Satana. Abbiamo solo montagne di libri e di film che trattano l'argomento, ma al di là della fantasia degli autori, non possiamo provare ancora nulla con le leggi della fisica e della chimica attualmente conosciute. Quel che mi stupisce, tuttavia, è la netta presa di posizione della organizzazione pontificia che, da un totale riserbo, è passata a convalidare ed istruire gruppi di aspiranti esorcisti. Io, onestamente, ci vedo qualcosa d'altro.
     Ricordandovi che gli ecclesiastici sono esseri umani e che la Chiesa è una società con costi e ricavi, vorrei che la vostra attenzione si soffermasse sulla crisi economica che il clero sta vivendo ultimamente. È chiaro che, visto i tempi, tutti cercano di limitare i costi, di spendere meno e si vedono costretti a rinunciare anche a qualcosa per sopravvivere o per potersi permettere un certo tipo di divertimento. Naturalmente la Chiesa non è scevra da questo fenomeno macroeconomico. Inoltre è altrettanto palpabile la minore sensibilità giovanile nei confronti della religione monopolistica Cristiana Cattolica. Tutto ciò si tramuta in minore presenza e partecipazione alla Messa, alle altre manifestazioni religiose e, soprattutto, in minori entrate tramite le offerte. Anche la Chiesa tuttavia deve pagare la corrente, il metano, il telefono, le candele fino alla manutenzione stessa della chiesa (scritto in minuscolo si intende la struttura architettonica n.d.r.). Che cosa si può fare dunque per mantenere in attivo questa capillare “azienda religiosa”? Se i giovani credono alle Sette, indipendentemente dal fatto che vi si aggreghino o no, dovranno anche credere agli esorcisti e quindi alla presenza di Dio. Per quanto nulla sia dimostrabile fino ad ora, se si crede all'uno non si può negare l'altro e la religione è la cura, si potrebbe affermare. Questo potrebbe sì essere un astuto modo per recuperare giovani increduli o non praticanti, preziosi finanziatori, in quanto riavvicinarsi a Dio è una sorta di protezione contro il male.
     Coloro i quali credono che la Terra l'ha creata Dio in sette giorni, difficilmente digeriranno quanto da me asserito in queste righe, dovrebbero salire in piedi sul comò della loro camera da letto per rendersi conto di quanto appare diverso un luogo comune quando lo si osserva da un punto di vista nuovo, mentre per la polemica da me alzata sarebbe necessario staccarsi dal campo Chiesa ristretto al buon parroco locale ed alle storiche mura della nostra parrocchia, bensì elevarsi ad un livello tale da poter osservare il Vaticano dall'alto, ovvero quella struttura centrale (casa madre) dalla quale dipendono tutte le filiali (tutti i paesi in Italia hanno una chiesa).
     Io credo che la Terra sia stata creata dalla natura nel corso di milioni di anni, tuttavia credo anche che, indipendentemente dalla religione Cristiana, Buddista, Islamica, ecc… l'unica strada perseguibile da tutti debba essere unicamente quella della bontà, della giustizia e del rispetto degli altri.

 

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