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NE VALE LA PENA L
                                              di Graziano Paolo Vavassori - Direttore Responsabile

     In un martedì sera prima di Pasqua, mentre mi intrattenevo più del dovuto nel mio ufficio, una telefonata mi sconvolge. Si trattava della mia cara amica L. Mi aveva chiamato per salutarmi, ma il suo era un addio, un definitivo addio determinato dalla disperazione a causa di un fatto che di solito possiamo viverlo solo attraverso i libri o guardando un film. Pensiamo sempre che a noi non potrebbe mai accadere, che noi in quel caso reagiremmo nel migliore dei modi, sì, a parole, con tutta l'onestà possibile, ma si tratta sempre di illazioni a mente fredda. Vivere questi fatti è qualcosa di molto diverso, di inaspettato pur prevedendolo, di così intenso che a tutta prima si rimane perplessi, inanimati, increduli, ma la mia amica L ci ha creduto: a lei è accaduto veramente. 
     Il suo addio aveva il sapore di quello di Andra Lastroni, mi disse. La vita per lei ormai non aveva più nulla da darle, le sembrava; lei stessa mi spiegava che nulla più aveva un senso, a partire dal dolore che qualcuno le aveva indiscriminatamente regalato, senza vergogna, senza pietà, senza rispetto, incubato dietro una idilliaca apparenza di amore, di affetto, di sincera amicizia. In quei momenti la vita ti scorre davanti velocissima, come quando si preme "FF" sul video registratore, mentre, palmo delle mani aperto, si attende che qualcosa di concreto vi caschi dentro e ci ricordi quanto abbiamo avuto e cosa oggi possediamo.
     Il lavoro, i grandi risultati ottenuti, il successo, il denaro, a nulla le servivano in quella fredda serata di inizio primavera ed aveva ragione. Infatti non sono questi i pilastri importanti della vita, contribuiscono a farci vivere meglio, più agevolmente, risolvono molti problemi, ma non possono migliorare la nostra sfera personale. L, tuttavia, aveva fatto la scelta giusta: chiamare le persone a lei più care per avere un aiuto, per condividere il proprio dolore con qualcun altro, per permettere che un amico si porti via un pezzetto di quella sofferenza, perché solo un amico vero, un amico che ti ama con sincera trasparenza, è in grado di rubarti parte dei dispiaceri che ti affliggono. Ti alleggerisce del fardello che qualcun altro ti ha scaraventato addosso, si mette nei tuoi panni e soffre con te, ti dà le sue soluzioni. Ti fa sentire e capire il bene che ti vuole e riesce a ricordarti che la vita ha un senso, per quanto a volte ci riservi delle prove apparentemente insuperabili e, soprattutto, ingiuste. Ma solo coloro che possono provare un dolore così immenso possono amare altrettanto intensamente, se è vero che tutto ha un equilibrio. Perché L ha un senso per noi, noi amici che le vogliamo un gran bene, noi che soffriremmo se L se ne andasse, noi perché non ho io l'esclusivo merito di averla aiutata; io, come altri, ho contribuito a ricordarle quanto le voglio bene, quanto mi mancherebbe la sua amicizia, quanto ho bisogno della sua vitalità, in quanto anch'io ho affrontato e dovrò affrontare momenti difficili che supererò con il suo aiuto. Noi tutti che, insieme, le abbiamo ricordato quanto bene le vogliamo.
     Così L ce l'ha fatta, ha capito che anche il dolore è motivo di crescita interiore. Si è ricordata, perché lo sapeva, che non è sola e che la vita continua nonostante. e non è necessario provare odio, rancore, desiderio di vendetta a causa dell'insensibilità altrui, frutto solo di un'intrinseca puerilità, è la vita stessa che regalerà a queste persone esattamente quello che vogliono: "nulla". Mentre per L inizia una nuova vita: l'era di L.
     In conclusione di questo editoriale non facile da digerire, perciò intriso di realtà quotidiana, con il permesso di L ho voluto trascrivere questa sua poesia, anzi, la poesia, perché L non scrive poesie, non ne è capace, sostiene, ma la nuova vita che ha appena intrapreso le ha già regalato questo grande dono.
     Ciao L. Ti vogliamo tutti bene.

"Vale la pena soffrire... per Amare più intensamente degl'altri.
Vale la pena parlare... per ascoltare quello che gli altri hanno da dire.
Vale la pena vivere... per poterti riguardare negl'occhi.
Vale la pena essere... perchè tutti noi siamo
...e se tu non m'Ami non m'importa...
continuerò a soffrire, a parlare, a vivere e ad Amarti oltre il tempo
ed in cambio ti chiederò solo la tua felicità".

 

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