Stampa   Chiudi
CHAT
                                              di Graziano Paolo Vavassori - Direttore Responsabile

     Le mie amiche affermano che ormai è passato di moda chattare, ora si messaggia con Messenger. Per quanto il mio lavoro riguardi tutto ciò che fa parte del mondo informatico, non ho mai avuto il tempo di dedicarmi ai divertimenti che il computer può offrire. Così, solo da poco, faccio parte di coloro che chattano nel cuore della notte. 
     Ho affrontato questa nuova esperienza nel medesimo modo con cui mi sono avventato sulle altre: con umiltà e sincerità, ma le chat sono un mondo di menzogne ed ipocrisia. Tutto questo ve lo dice qualcuno che ha avuto la fortuna di conoscere una NewYorkese di origine italiana che si è dimostrata a tutti gli effetti sincera con me, ma quante o quanti sono come lei? Pensate che c'è gente che falsifica persino le fotografie, "tanto", pensano, "chi lo viene a sapere". È proprio qui il punto: che differenza c'è tra conoscere una persona al bar o in una chat, pensateci bene, nessuna! Perché molti si sentono autorizzati a mentire, ad apparire migliori di quello che sono? Perché tanto non ci si incontrerà mai? No! Fondamentalmente la risposta è dentro ognuno di noi: si tratta di insoddisfazione e di insicurezza nei propri confronti. Il fatto è che ci si può anche innamorare della persona con cui si parla, con la quale ci si scambia opinioni, felicità e delusioni. Alla fine, se si decidesse di incontrare quella persona che ci ha tanto tenuto compagnia, che ci ha regalato tante ore di affetto e di compagnia, come si possono giustificare tante menzogne. Il bello è che, la maggior parte delle persone che chattano, lo fanno proprio con l'intenzione di conoscere altra gente, di farsi nuovi amici, di incontrare l'anima gemella, lo dimostrano gli spazi dedicati agli incontri d'amore, presenti su tutti i siti di scambio messaggistico. Tuttavia, la tentazione è forte, è più forte di noi che, pur di giungere al proprio obbiettivo, ci abbassiamo alla falsità. Lo si fa persino con le persone che frequentiamo abitualmente, figuriamoci nel mondo virtuale della messaggistica web.
     Poi ci sono gli altri, quelli che se ne fregano di tutto e di tutti, quelli che sono se stessi anche qui: tanto volgari ed ignoranti quanto lo sono di persona. Vi dirò che frequentando le chat ho trovato soprattutto persone volgari, che parlano solo di sesso, che scrivono giusto perché hanno le dita per farlo, che imbastiscono discorsi così inutili ed ignoranti da fare rimpiangere di appartenere alla specie umana. In questo senso, non c'è differenza d'età, lo sono i giovani quanto i chattisti delle stanze "over 40", il che mette ancora più tristezza. Per loro tutto è lecito, dato che nessuno li può identificare, ma allora, l'uomo, che cosa è veramente? Perché, non appena viene svincolato dalle regole, sceglie la via del male, "il lato oscuro della forza" per dirla con le parole di Yodan in Guerre Stellari? Forse perché è la via più semplice, la più affascinante, quella più redditizia? Può, il significato di vivere ed essere umano, ridursi a solo questo?

 

redazione@infobergamo.it
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E.
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004.
Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Se provieni direttamente da un motore di ricerca vai al Sommario