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FINE DEGLI INDIRIZZI IP
                                              di Graziano Paolo Vavassori - Direttore Responsabile

     Non vi preoccupate, per questo editoriale non dovete essere dei tecnici informatici. Ciò di cui voglio parlarvi, non è tanto la tecnica di assegnazione degli indirizzi IP (Internet Protocol) quando vi connettete con modem classico, o altri sistemi più performanti, ad un provider per navigare in Internet, ma piuttosto vorrei ricordarvi com'eravamo non molti anni fa. Ci si abitua troppo facilmente alle comodità, le esigenze crescono e perdiamo di vista com'era la vita una volta.
     Ricordate quando non c'erano i cellulari? Per parlare con un amico, con un parente, per organizzare una serata, ci si doveva obbligatoriamente ritrovare nello stesso tempo ognuno a casa propria per telefonarsi. Diversamente non si poteva comunicare. Spesso si tentava una chiamata di fortuna, magari per sapere se quella ragazza, sì, lei, quella che vi faceva impazzire, avrebbe accettato il vostro invito ad uscire; c'era, ma non si faceva trovare.
     Il primo pensiero che ci veniva quando si alzava la cornetta e si digitava il numero telefonico letto dalla rubrica scritta a mano e memorizzato previo 50 ripetizioni continue al minuto, era: "sarà a casa?" Oggi, tac, "registro chiamate ricevute", invio del tasto verde sul nome della persona desiderata e si è in linea, ma quella ragazza potrebbe comunque non rispondere (ogni riferimento ad una certa persona non è casuale - nota mia personale).
     La telefonia mobile oggi è in crisi, nel senso che la richiesta dei servizi è talmente aumentata che necessita di un potenziamento della rete. Non tanto diverso è l'argomento Internet. Non avremmo mai immagonato di poter avere in tasca uno strumento di collegamento con il mondo intero, tanto meno avremmo pensato di poter inviare documenti tanto importanti senza l'ausilio del servizio postale, di comprare senza uscire di casa, di parlare con una persona guardandola negli occhi, digitalizzati dietro un monitor. Nemmeno coloro che hanno creato il World Wide Web (Grande Rete Mondiale) pensavano, nel 1980, che i 4 miliardi di indirizzi IP un giorno si sarebbero esauriti, ma è ciò che si sta verificando.
     L'Internet Protocol è un protocollo di comunicazione che assegna un numero in questo formato 000.000.000.000 univoco ad ogni computer che accede ad Internet, univoco ma ad agni accesso diverso, e che viene chiamato "indirizzo IP". Diciamo che, per non essere troppo tecnico, le combinazioni di questi 4 gruppi di tre cifre si stanno per esaurire, ma tra qualche anno ci saranno dei sistemi altrenativi, i quali servono unicamente a tamponare l'esigenza e a prendere tempo in attesa che il nuovo protocollo denominato "IP versione 6" venga introdotto (la versione attuale è la 4, n.d.r.).
     Questo nuovo standard, la cui bozza iniziale è stata stesa nel 1994 dalla "Internet Engineering Task Force" e chiamato anche "Internet Protocol Next Generation", è già stato introdotto in Giappone, ma si prevede che ci vorranno 10 anni affinché possa essere esteso su scala mondiale.
     Ci pensate? Abbiamo esaurito gli indirizzi di accesso al mondo intero ed il mondo intero si è dovuto coalizzare nel stabilire uno standard univoco e funzionale per permettere a tutti noi di continuare a comunicare.
     Nel 2013 avremo a disposizione ben 35 mila miliardi di indirizzi IP; per quanto ci basteranno?

 

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