WHITNEY HOUSTON, LA VOCE SPEZZATA
                                        di di Episch Porzioni e Prince Greedy

     Certi libri mi fanno rabbia. Vengono immessi sul mercato con un gran “battage” pubblicitario, scalano le classifiche di vendita, collezionano recensioni illustri su riviste patinate, vengono citati come indice di riferimento, ovviamente i lettori comprano, incuriositi da tutto il clamore suscitato intorno, lo devono assolutamente avere. Premesso che per acquistare un libro dedicato ad un personaggio famoso (purtroppo defunto) come è Whitney Houston non si deve necessariamente essere un fan, il lettore, acquistando una biografia, si aspetta di trovare informazioni, notizie, curiosità, insomma la vita e la morte di tal personaggio; qualcuno si aspetta di trovare chissà quali retroscena sulla morte di tal persona. Acquistando questo libro, invece, ci si ritrova fra le mani un bel po’ di spazzatura, “munnezza” per dirla alla napoletana.
     Sono sempre stata una grande fan di quella che è stata definita “l’ugola d’oro” del mondo del Soul e francamente sono rimasta delusa, sconcertata ed arrabbiata dalla lettura di questo libro, centoquarantaquattro pagine che si leggono in un pomeriggio tanto sono vuote di significato e prive di senso. Un libro ridicolo, a cominciare dai due autori, Episch Porzioni e Prince Greedy, che si pavoneggiano fra le righe per le prime “ben 40” pagine del libro, assumendo l’aria di espertoni del mondo del rock-soul-jazz-dance etc… con l’atteggiamento di chi dice “vabbè dai, vi facciamo questo favore, scriviamo noi la biografia della Whitney altrimenti la scrive nessuno”. Me li immagino come due vecchietti nostalgici freak che ancora fumano le canne, sul divano ammuffito di casa, ricordando i tempi d’oro di Woodstock, di Miles Davis & Co. Da qui, la mia prima arrabbiatura: ma come, ho comprato una biografia di Whitney Houston e sto leggendo i “pensieri filosofici” di questi due autori?
     Il libro prosegue presentandoci una Whitney bambina, figlia e nipote d’arte (la madre è la nota cantante di gospel Cissy Houston e la zia niente-po-po-di-meno che la grande Dionne Warwick), un esserino di dieci anni già sicuro e determinato a raggiungere il successo, altro che occhioni dolci da Bambi, la piccola è già una guerriera pronta a farsi largo, con ogni mezzo, nel mondo della musica.
     Si prosegue con l’incontro con il produttore Clive Davis, suo mentore e tutore per tutta la vita, colui che fino all’ultimo cercherà di salvarla dai guai nei quali si è andata ficcare e da qui il decollo della sua carriera artistica. Ogni capitolo di questo libro ci racconta di quanto Whitney sia fredda, determinata ed arrivista. Perplessità: possibile? Lady di zucchero o Lady di Ferro?
     Gli autori, con quell’adorabile charme che li accompagna nella scrittura (ovviamente, sono sarcastica), finalmente arrivano al nocciolo della questione e

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