Questo romanzo mi ha colpito fin dall'inizio, il gioco di ruoli è ben descritto, l'inquietudine e il terrore delle vittime è sempre in evidenza, è vicino alle cronache di tutti i giorni, anche se i crimini che riempiono le TV giornalistiche non sono comunemente così efferati. Il fatto che interessi persone comuni che hanno la sventura di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato lo rendono più realistico.
     Il libro termina con un colpo di scena, che ovviamente non svelerò, il quale permetterà al lettore di avere una visione completa della storia e di colmare alcune lacune di comprensione che possono insorgere durante la lettura.
     Lo consiglio a tutti gli amanti dei giochi psicologici, anche se frutto di menti malvagie, tenendo conto, come tra l'altro è detto nel libro, che non importa quanto potrebbe costarci il sapere, l'apatia e l'essere ciechi di fronte alle verità, sono le catene che ci trattengono e ci rendono prigionieri delle nostre menti. D'altro canto, bisogna cercare di non cadere nell'errore opposto: cercare di comprendere troppo la filosofia di un folle potrebbe portarci a sacrificare un pezzo di ciò che ci rende sani di mente, interiorizzare i nostri demoni porta a sacrificare un po’ di noi stessi, vivere ogni giorno con la saggezza di un vecchio e l'innocenza di un bambino potrebbe dare un valore al nostro vissuto…
     La vita ci insegna che i fantasmi esistono davvero… non vanno in giro scuotendo catene o ululando in luoghi maledetti, no, vanno dove possono farci più paura, nella nostra mente; li incontriamo scendendo una scala buia in cantina o quando ci perdiamo di notte in un quartiere deserto. A volte basta persino essere in una stanza abbastanza silenziosa e subito ci sentiamo imprigionati, in balia delle nostre paure, il cervello ha corridoi che vanno oltre gli spazi materiali.
     Guardare il lato positivo di ogni cosa che ci accade può aiutarci ad avere meno paura, per questo fino a quando non decideremo di fare qualcosa di serio per noi stessi ogni giorno avrà una nuova incertezza e la nostra vita sarà costellata di rimpianti; le lacrime più amare lasciate sulle tombe sono per le parole inespresse e le azioni mai compiute. Non ha senso affannarsi per il domani perché il domani avrà già le sue inquietudini, a ogni giorno basta la sua pena, basta guardare i media, ci insegnano che il male non è mai straordinario ed è sempre umano, a volte divide il letto con noi e siede alla nostra tavola.
     Badiamo però a non giudicare troppo gli altri perché c'è una storia dietro ad ogni persona, c'è sempre una ragione se loro sono quello che sono, non sono così perché lo vogliono, qualcosa nel loro passato li ha resi tali e alcune volte è impossibile cambiarli, proprio per questo non poniamoci sul piedistallo del giudizio, perché, per quanto possiamo considerarci esseri superiori, la notte, quando si spegne la luce, rimaniamo al buio come tutti gli esseri di questa terra!
                                                                               Siria Fado

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