del tumore, ovvero il ramo a monte della lesione, la quale, come sapete, ha la caratteristica di necessitare di molto sangue per sopravvivere e crescere, arrivando anche a costruirsi dei propri vasi sanguigni. Questa procedura, utilizzata prevalentemente nelle neoplasie del fegato e del sistema neuroendocrino, garantisce una concentrazione superiore del farmaco chemioterapico, il quale può rimanere a contatto con le cellule tumorali più a lungo, dopo di che la neoplasia morirà per l'assenza di sangue. Questo è quanto Anna si apprestava ad affrontare. La TACE viene effettuata con anestesia locale ed il paziente, se lo richiede, può essere sedato, quindi non è dolorosa, ma, per Anna, la questione fu molto più complessa.

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