una elevata percentuale di zuccheri (circa il 12% del frutto) e una buona quantità di vitamina C. Dà molta energia, ma, vista la sua ricchezza di zuccheri, non è adatto a chi sta seguendo una dieta ipocalorica, ai diabetici o a chi soffre di obesità, mentre è perfetto per chi deve combattere contro lo stress psicofisico o per chi pratica intense attività sportive, data la velocità di assorbimento degli zuccheri ed all’immediata sferzata di energia che regala.
     Dal punto di vista nutrizionale, il cachi è un frutto calorico: 100 g di prodotto forniscono circa 65-70 kcal (equivalenti a circa 272 kJ). Per la presenza di potassio, il cachi è considerato anche un buon diuretico e un ottimo rimedio contro la stitichezza, inoltre, è consigliato anche in caso di disturbi e malattie epatiche (virtù epatoprotettrici), emorragie (virtù emostatiche ed astringenti dati dai tannini dei frutti non ancora maturi) e cure antibiotiche che alterano la flora intestinale.
     Da ultimo, il cachi esercita un’importante azione protettiva nei confronti di milza, pancreas, stomaco ed intestino tenue.
     Un piccolo frutto d’oro, quindi, una preziosa miniera di minerali, sali e vitamine che aiutano, ancora una volta, il nostro organismo a stare meglio; una pianta antica ma mai così attuale.
     La prossima volta che la incontriamo in un giardino fermiamoci ad ammirarla, vedrete… vi affascinerà con la sua sottile magia…

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