La ventilata ipotesi di rivedere i movimenti aerei nelle ore notturne ha provocato, come prima conseguenza, la vibrante reazione dei sindacati, preoccupati dal fatto che una decisione di tale portata rischierebbe di provocare una forte recessione all’aeroporto. Le conseguenze sulle prospettive occupazionali sarebbero severe e, sotto questo profilo, basti pensare alla mobilitazione dello scorso anno allorché si paventò la possibilità, poi tramontata, che il vettore DHL abbandonasse lo scalo, con conseguente emorragia di posti di lavoro e contrazione dell’intero indotto collegato.
     Ridurre i voli di notte vorrebbe dire entrare in rotta di collisione con i vettori aerei commerciali e postali che, per le particolari caratteristiche del servizio offerto, vivono su questa tipologia di traffico. Se poi si pensa che, nonostante gli effetti della crisi economica, lo scalo ha subìto, per voce del presidente, un modestissimo calo quantificabile in poco più che uno zero percentuale, significa che Orio viaggia in controtendenza rispetto ad altre realtà aeroportuali. Immaginare, in queste condizioni, uno stop allo sviluppo apparirebbe una scelta autolesionista, che vanificherebbe gli sforzi della società di gestione alla ricerca di un rafforzamento di alleanze strategiche.
     Mentre si discorre di politiche aziendali, i Sindaci di quattordici comuni bergamaschi chiedono a E.N.A.C. (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) la convocazione urgente della commissione aeroportuale. La richiesta giunge dopo la sentenza con la quale, a metà luglio, il T.A.R. di Brescia ha stabilito che è da rivedere il Piano di zonizzazione acustica dell'aeroporto di Orio al Serio e, quindi, occorre rielaborare la mappa che suddivide il territorio intorno allo scalo, tenendo conto dei rumori provocati dal traffico aereo, come chiesto dai comitati dei residenti, da anni impegnati contro l'impatto della struttura e la sua crescita incondizionata.
     La petizione, firmata dagli otto Primi Cittadini di Azzano San Paolo, Bagnatica, Bergamo, Brusaporto, Costa di Mezzate, Grassobbio, Orio al Serio e Seriate, che fanno parte della commissione aeroportuale, è stata condivisa anche da quelli di Dalmine, Grumello del Monte, Lallio, Levate, Stezzano e Treviolo, che non ne fanno parte. I sindaci chiedono, in sostanza, che si proceda rapidamente all'esecuzione della Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S) e alla definizione di una zonizzazione acustica meno impattante sul territorio, che secondo loro resta un essenziale strumento di tutela dei cittadini. I comitati, insieme anche a Legambiente, sostengono da sempre che la zonizzazione acustica avrebbe dovuto essere sottoposta a V.A.S. direttamente dalla

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