BIOGRAFIA: FRANCA RAME
                                              di Cristina Mascheroni

     “lei era più bella di Rita Hayworth e certe volte sembrava una Marilyn Monroe più alta e più felice…” “Perché sono poche le donne che vincono un Nobel? Perché non hanno alle spalle una moglie che fatica per aiutarli.”
     Franca Rame nacque a Villastanza, una frazione di Parabiago, Milano, in una famiglia con antiche tradizioni teatrali, tradizioni legate perlopiù al teatro delle marionette e dei burattini: il padre, Domenico Rame, fu un attore e la madre, Emilia Baldini, fu prima maestra, poi attrice. Anche il fratello, Enrico (1916-1986), seguì l’inclinazione artistica della famiglia Rame, divenendo anch’egli un attore.
     La Rame debuttò nel mondo dello spettacolo otto giorni dopo la sua nascita, esordendo in una commedia teatrale messa in scena dai genitori, nella quale interpretava il ruolo di figlia neonata del personaggio Genoveffa da Bramante (recitato dalla madre); questo suo debutto così precoce nel mondo dello spettacolo la portò ad avere, negli anni ’80, un rifiuto tardivo per la vita sul palcoscenico,

tanto che così si definì sui giornali “il mestiere del teatro non l’ho scelto io, sul palcoscenico mi ci hanno portato i miei genitori… Per me recitare ha un senso solo se mi permette di fare politica.” Infatti, oltre che ad essere

un’attrice teatrale capace di ruoli molto intensi, Franca fu anche molto attiva dal sul fronte politico in Italia.
     Nel 1950, insieme alla sorella Pia, decise di recitare negli spettacoli di rivista italiana e fu scritturata dalla Compagnia primaria di prosa di Tino Scotti per lo spettacolo “Ghe pensi mi”, di Marcello Marchesi, opera messa in scena al Teatro Olimpia di Milano. Durante quegli anni conobbe il suo grande amore, l’attore Dario Fo, e lo sposò nel 1954, nella basilica di Sant’Ambrogio a Milano; un anno dopo, il loro sogno d’amore fu allietato dalla nascita del figlio Jacopo.
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