Cerchiamo ora di capire se in Italia ci sono bambini dichiarati adottabili e quali sono le possibilità di una risoluzione positiva, ossia quella di arrivare ad ottenere l’affido pre-adottivo e successivamente il decreto di adozione definitivo.
     In Italia non esiste una graduatoria delle coppie in attesa di abbinamento, nell’adozione nazionale, quindi, l’abbinamento viene fatto comparando le coppie su ogni singolo caso, ovvero quella che risulta più idonea in base al giusto abbinamento e che ha le maggiori risorse e adeguate capacità per quel singolo bambino. Purtroppo, il numero di bambini dichiarati adottabili è nettamente inferiore alle coppie che danno la propria disponibilità. Bisogna avere molta pazienza, molte coppie sono felicemente arrivate ad un esito positivo, ma la certezza di poter avere l’abbinamento non è affatto garantita. In sostanza, puntare esclusivamente sull’adozione nazionale non può darci la sicurezza di arrivare ad una adozione finale.
     Per chi ha interesse e tempo per andare a consultare i dati statistici, nel sito del Tribunale di Milano sono pubblicate delle tabelle, le quali danno informazioni su tutti i vari procedimenti; non sono proprio di facile lettura, in quanto sono dati specifici e danno informazioni dettagliate su tutte le varie tipologie di procedure. C’è un dato, però, che mi sembra abbastanza esplicativo e che voglio riportare, riguarda l’anno 2010 ed è relativo al solo Tribunale di Milano: i procedimenti di Adozione Nazionale pendenti alla fine dell’anno (domande di disponibilità all’adozione nazionale, articolo 22) erano 2.596, gli affidamenti pre-adottivi nazionali dello stesso anno sono stati 108. I procedimenti di Adozione Internazionale pendenti, sempre alla fine dell’anno 2010, erano 669, il totale dei riconoscimenti delle adozioni internazionali nello stesso anno sono stati 455.
     Non occorre un commento a questi dati, che parlano da soli, e la speranza nelle coppie di poter rientrare in quella schiera di genitori fortunati che riescono ad adottare in Italia non deve mancare, ma, soprattutto, quella che non deve mai mancare è la costanza e la caparbietà di portare avanti la nostra decisione di seguire il proprio percorso per diventare genitori adottivi.
     Voglio concludere, come mi piace fare, con qualcosa di personale, riportandovi una frase di mia figlia molto significativa che mi ha fatto sorridere, esposta con la semplicità e la schiettezza che contraddistingue sempre ogni bambino: “…lo so che avete fatto fatica a trovarmi, ma l’importante è che ci siete riusciti.”

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