g/min, il gas deve rispondere immediatamente e millimetricamente, non devi scalare marcia per incollare il passeggero al sedile, sorprendendolo, e tanto più il suono… la cosa più bella per i puristi è il rumore del motore.
     Il suono è libidine pura. Anche i piccoli motori possono emettere un suono simile a quelli grossi, ma solo tramite alterazioni sonore tecnologiche, come sta facendo l’Audi recentemente, tuttavia, un orecchio esperto lo capirebbe. Il suono naturale di un “piccolo” sa di latta per terra, come quello di una Ferrari. Avete sentito l’ultima Golf GTI o la Polo GTI con cambio DSG? È più coinvolgente il rumore emesso dalla marmitta ad espansione del mio vecchio Vespa da 50 cc. Avete mai sentito una Mustang ferma al semaforo, ferma ho detto, immaginate il rumore quando parte. Ed una Viper? Ed una Aston Martin o una AMG? Giusto per non dover dire che si tratta di gusti americani?
     La soglia minima è 2.000 centimetri cubi. Non importa se quattro o più cilindri, oltre i due litri, per dirla alla inglese, il suono si fa cupo, compatto, esplodente. Oltre i 2.5 litri puoi addirittura cercare di soffocarlo, tuttavia, l’orecchio dell’appassionato percepirà l’intensità del suono e la decripterà nella misura liquida adeguata.
     Per quanto riguarda la coppia 2.5 litri è meglio. C’è una tendenza, in merito, la quale ultimamente viene seguita dalle case automobilistiche ed è quella di disegnare una coppia lineare. Praticamente, già a 2.000 giri, se non prima, il motore esprime tutta la propria coppia massima, la quale può essere mantenuta al massimo livello linearmente fino a regime massimo. Avete presente che “spettacolo”? No? Allora significa che non ne avete mai guidata una simile.
     Questa caratteristica è tipica dei motori diesel, forse l’unico pregio di questo motore, la quale dona piacevolezza proprio nei luoghi, la città, in cui lo stile di guida non permette altro che un uso del motore a basso regime. Chiaramente, applicando questa regola ad un’auto sportiva con tanta coppia a basso regime significa potersi divertire anche nel traffico cittadino, tra prima e seconda marcia, programmando riprese feline senza scalare marcia, senza tirare la prima al massimo regime, godendo di una spinta poderosa e del suono pieno del motore… con i passanti che, naturalmente, si girano a guardarti.
     Alla domanda “come può una Ferrari avere un suono di latta sebbene la cilindrata” minima di 3.500 centimetri cubi rispondo che si tratta di una scelta filosofica. Per i clienti Ferrari è fondamentale ascoltare questo rumore acuto che si intensifica all’aumentare di giri, è una sorta di imitazione di quello emesso dalle monoposto di Formula 1.

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