crisi del mercato europeo le case hanno tagliato il budget per lo sviluppo e la ricerca. Risultato? Gli stand non erano affatto pieni, le auto erano l’una all’altra così distanti che ci potevi mettere dei salottini ovunque e molte marche lo hanno fatto al fine di non dare l’impressione di avere pochi modelli da esporre. Questo per le case automobilistiche che hanno mantenuto la medesima occupazione metraturale delle edizioni precedenti, ma abbiamo visto marche con stand ridotti all’osso e con nemmeno tutti i modelli proponibili esposti.
     Sì, probabilmente a contarle erano almeno cento le novità, ma tecnicamente oltre la metà di queste auto possono essere considerate “fuffa”. Molti modelli


erano rappresentati da versioni classiche alle quali si è messa un presa per la corrente e vi si è esposto un cartello con dei dati tecnici al fine di dimostrare che quella è la possibile versione ibrida del modello che vediamo tutti i giorni per le strade. Ecco un’unità “novità” che andrà a determinare le cento dichiarate.
     Molti altri modelli, invece, erano “Concept”, ovvero possibili versioni sportive di modelli già in produzione. Altri, ma in questo caso è parte integrante del salone, anzi, diciamo anche il cuore dell’esposizione, erano i classici prototipi, ovvero studi di stile o linee di design che anticipano lo stile dei modelli futuri della casa automobilistica.
     Basta, nulla di più; meno gente del solito, meno auto, poche novità, tuttavia 495 immagini, suddivise in cinque parti, ve le abbiamo raccolte, da sfogliare con il nostro Image View, con particolare riguardo per la Ferrari LaFerrari, la McLaren P1, la Lamborghini Venero, la Porsche 911 GT3 e l’Alfa Romeo 4C.
     Chiaro che, in ogni caso, tante o poche novità, ci siamo divertiti, perché la passione per i motori non subisce crisi.
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