La totale padronanza delle attrezzature di studio, come si evince in “On The Run”, canzone che in origine era una jam di chitarra chiamata “The Travel Sequenze” e che sul disco appare in forma totalmente diversa, è rivelatrice del suo vero significato: la paura di volare. Il mixaggio finale dell’album viene eseguito da Chris Thomas, dopo di che i nastri sono pronti per essere trasferiti sul vinile.
     La celebre copertina del disco, stampata nella mente dell’immaginario collettivo mondiale, è frutto dello studio Hipgnosis, il quale ha ideato la maggior parte delle copertine per i Pink Floyd, ma anche per i gruppi di pari rilevanza come Led Zeppelin.
     In termini puramente statistici, “The Dark Side Of The Moon” ha frantumato molti record, le sue 741 settimane nella Top 100 di Billboard sono un traguardo pressoché irraggiungibile al giorno d’oggi e le sue 45 milioni di copie ne fanno uno dei dischi più venduti della storia. Tutto questo è meramente una splendida cornice, che arricchisce marginalmente la magnificenza di un disco senza tempo.
     Il visionario Waters, nel 1973, fa emergere problematiche con cui tutti oggi più che mai ci imbattiamo. Questo è Genio e la musica di questo disco pura Arte.
     Speriamo che torni a brillare il sole nelle nostre vite e che del Lato Oscuro della Luna ci resti solo la musica.

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