IL SILENZIO DEI RAPITI
                                              di Jeffery Deaver

     Già il titolo è tutto un programma…
     Jeffery Deaver, nato nel maggio del 1950, è uno scrittore statunitense. Ha conosciuto il successo internazionale con “Il collezionista di ossa”, da cui è stato tratto l'omonimo film interpretato dall’indimenticabile Denzel Washington.
     Nei libri di questo scrittore si ritrovano spesso personaggi simili, i quali hanno una storia personale che si sviluppa libro dopo libro, così, oltre alla trama primaria dei vari romanzi, ci sono le vicende dei protagonisti ad interessare il lettore. Per questo motivo i libri di Jeffery Deaver andrebbero letti in ordine cronologico, ma se non si riesce non c’è problema, l’autore inserisce sempre dettagli per far capire tutti i retroscena.
     Un altro personaggio riproposto è Kathryn Dance, esperta nella branca della psicologia che studia il linguaggio del corpo per comprendere la comunicazione non verbale durante gli interrogatori, un po’ come nel telefilm “The mentalist”.
     Ne “Il silenzio dei rapiti”, pubblicato nel 1995, vi è nessuno di questi personaggi. È l’eccezione che conferma la regola, ma Jeffery Deaver si può permettere questo ed altro. La storia è quella di un gruppo di ragazze sordomute che devono andare in gita con le loro insegnanti, anch’esse portatrici di questo handicap. Partono con il loro pulmino e vengono rapite da tre malviventi fuggiti da poco da una prigione, che le portano in una fabbrica abbandonata, la quale prima era un mattatoio… Un luogo così denominato non ispira fiducia per niente.
     Quando ho comprato questo libro mi sono fatta incuriosire dalla trama, ma poi mi sono detta: “Come farà l’autore a creare dei dialoghi tra ragazze sordomute?” Pensiero sbagliato, dovevo avere fiducia in Jeffery Deaver. Le ragazze comunicano attraverso il linguaggio dei segni e la descrizione di come le mani si muovono per “segnare” le parole e le frasi, la descrizione delle loro espressioni ti fa quasi credere di essere lì con loro e di provare l’angoscia che loro stanno provando.
     In uno dei tanti colpi di scena quasi cado dal letto facendo spaventare mio marito, ma mi ero addentrata troppo nella lettura e ho vissuto la scena nella mia mente come se fosse stata trasmessa in Tv. A proposito di colpi di scena, nei libri di Jeffery Deaver non mancano mai, lui non è mai banale. Qui lo dico e non lo negherò mai, riuscirà a sorprendervi. Ovviamente, oltre alle ragazze rapite e a quei mostri dei rapitori ci sono altri personaggi, tra cui sono obbligata a

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